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3 motivi per cui Balotelli è un problema per il Milan

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Milan: nella foto Mario balotelli

Balotelli o lo odi o lo ami, non esiste una via di mezzo. Dal suo ritorno a Milanello, a dir la verità, ha fatto addolcire anche i più aspri nei suoi confronti, perché ha deciso di cogliere al volo l’occasione concessagli dal Milan e ha deciso di impegnare mente e corpo in questa nuova sfida. Come pretesto per l’inizio di una nuova stagione sembra tutto più che consueto. Per Balotelli, però, sappiamo che non è mai stato così: SuperMario nella sua testa è sempre stato la ‘prima donna’, il fenomeno che anche senza dedizione e con un carattere a dir poco odioso può comunque essere decisivo ed apprezzato dal Mondo che lo circonda. Voleva essere un ‘bad boy’ in campo e fuori, in poche parole un mix tra Ibrahimovic e Vidal. Peccato che questi due in allenamento sono i primi ad arrivare e gli ultimi ad uscire, dettaglio particolarmente rilevante. Mario, comunque, in questa stagione dal punto di vista psicologico è partito bene. Gli ordini di mister Mihajlovic hanno fatto effetto e l’ex-Liverpool ha capito che non avrà altre chances in carriera. Tantochè la sua dedizione è praticamente impeccabile…peccato che i problemi siano altri. I problemi tattici dell’attacco del Milan, infatti, pur se Mario è un ottimo giocatore e si sta applicando, passano proprio da lui.

Lacrime Balotelli

Balotelli in lacrime dopo una prestazione negativa

Andiamo, quindi, a vedere i 3 motivi per cui Mario Balotelli è uno dei problemi del Milan:

Pressing: un metro e novanta per 88 kg, solitamente, non si spostano in modo rapido. Balotelli, però, non è la solita punta fissa che ama fare le sponde per far alzare la squadra. Balotelli, pur essendo un colosso, ama spaziare per tutto il fronte d’attacco. Peccato che quando l’azione avversaria parte dalle retrovie le energie rimaste sono scarse e non ha energie sufficienti per mettere in difficoltà la difesa avversaria. Bacca e L. Adriano, d’altro canto, attuano un pressing asfissiante e quando sono in coppia causano seri problemi alla prima linea avversaria, peccato che quando uno dei due fa coppia con SuperMario gli sforzi vengo resi vani dall’immobilità dell’ex Inter.

Sponde: uno dei pochi vantaggi di avere un ‘pivot’ è quello di avere questo gigante abile a fare sponde per gli inserimenti dei compagni, abile nel prende posizione in area ed abile nei colpi di testa. Balotelli questo non lo fa, anzi fa l’opposto. Quando un giocatore di 1,60 mt salta un paio di avversari non accusa stanchezza e può concludere la giocata; quando lo fa un Balotelli, invece, la realizzazione sarà bassa poiché l’affanno ha la meglio.

Incisività: nell’Inter 1 gol ogni 3 partite, nel Manchester City 1 gol ogni 2 partite e mezzo, nella prima esperienza al Milan più di un gol ogni 2, ma nel Liverpool 1 gol in 16 presenze. Un calo improvviso nella seconda esperienza inglese. Già contro il Genoa un errore importante sotto porta, in cui non è riuscito a chiudere un diagonale di sinistro abbastanza semplice. Non è che Balo si è dimenticato come si esulta?

Ora tocca a Mario smentirci.

 

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