Bundesliga
Il grande Lewandowski
Nell’immaginario collettivo di ogni piccolo calciatore, ad ogni latitudine del globo, vi è una scena che si ripete ciclicamente nelle loro menti, ed è più o meno questa: entrata in campo dalla panchina; gol decisivo; esultanza davanti a propri tifosi. Tipico canovaccio da ” holly & Benji” o, per i più cinefili, da “Goal!”. Ebbene stavolta non si tratta né di fantasiose animazioni né di pellicole improbabili ma della concreta realtà, tangibile così come sono le cinque reti realizzate dal centravanti del Bayern Robert Lewandowski durante il one man show andato in scena contro il Wolfsburg.
LA CRONACA – La serata all’Allianz Arena non era cominciata nel migliore dei modi per i bavaresi: dopo i primi 45′ l’undici di Pep Guardiola si ritrovava sotto di un gol, a causa di un gioco farraginoso e della scaltrezza degli ospiti, abili a far breccia nella difesa del Bayern con la rete dell’italo-tedesco Caligiuri. La ripresa si presenta come la più classica “cronaca di una morte annunciata” grazie all’inserimento di Robert Lewandowski nello scacchiere biancorosso da parte tecnico catalano. Il bomber polacco impiega appena 6′ dal suo ingresso per realizzare la sua prima rete finalizzando un pregevole assist in stile rugbystico da parte di Vidal; passano appena due minuti ed arriva il sorpasso merito di un fendente rasoterra da fuori area scoccato dal medesimo arco.
I “lupi” provano a reagire ma è proprio a causa di un errore in fase d’impostazione che trae origine l’azione che consente a Robert di realizzare il terzo gol nell’arco di 4′. Sugli spalti le espressioni dei tifosi palesano la più totale incredulità eppure “Chancenmörder” (“l’assassino di chance”) ,appellativo guadagnatosi ai tempi di Dortmund ,ha in serbo altre sorprese, come nelle migliori scenografie che si rispettino. Al 57′, sugli sviluppi di un’azione condotta da Douglas Costa arriva puntuale la sentenza di Lewandowski che trafigge così per la quarta volta Benaglio, tra l’euforia dei tifosi. Passano appena 4′ e il bomber numero nove tira fuori dal cilindro la migliore delle prodezze, una semirovesciata da cineteca che scaraventa la sfera al destra del portiere attonito, una realizzazione di così rara bellezza che oscura seppur per un attimo la straordinarietà delle sue gesta. Al 61′ il tabellino recita “5-1″per i bavaresi , la firma è sempre la stessa.
RECORD – Robert Lewandowski è entrato di prepotenza, così come è nel suo stile, nella hall of fame del campionato tedesco; il centravanti polacco ha bruciato sul tempo Michael Tönnies, ex giocatore del Duisburg nonché “miglior velocista della tripletta”, che nel 1991 rifilò tre reti al Karlsruhe in poco più di cinque minuti. Numeri e record che spesso celano in se il germe del genio calcistico, chiaro il parallelo con un altro fenomeno del rettangolo verde, Zlatan Ibrahimovic che in tenera età riuscì soverchiare un secco 4-0 con ben 8 centri, entrando anch’egli a gara in corso. Il talento di Robert Lewandowski, qualora ce ne fosse stato bisogno, è stato ora consacrato da un nuovo primato, un traguardo che non può che essere un punto di partenza per chi come lui porta con se la fama di”assassino di chance”.