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Le 10 migliori partite della storia della Juventus
La Juventus è una delle squadre più conosciute in Europa, sicuramente la più famosa e tifata in Italia. i colori bianconeri non hanno barriere o confini, sono supportati da tutta Italia ed Europa, senza limiti alcuni. Ciò che colpisce della società bianconera è la voglia di vincere in qualsiasi circostanza: anche nelle epoche in cui la squadra non era delle migliori i tifosi, la società e i calciatori non si sono mai accontentati e hanno sempre cercato di raggiungere l’obiettivo massimo. Quali sono le 10 partite migliori della storia della Juve? Difficile da scegliere, quasi impossibile mettere d’accordo tutti. Ci proviamo, sapendo di cimentarci in un’impresa veramente ardua.
BORUSSIA DORTMUND-JUVENTUS 1-3 (1993) – L’unico trofeo vinto da Giovanni Trapattoni al ritorno sulla panchina della Juventus nello sfortunato triennio 1991-1994 è stata la Coppa Uefa 1992-1993. La Juve disputa a Dortmund una partita perfetta, ipotecando la vittoria del trofeo: dopo essere andata in svantaggio al 2′ con gol di Rummenigge, i due Baggio rivoltano la partita. Segna prima Dino, poi il Divin Codino Roberto la ribalta
AJAX-JUVE 1-2 (1997) – È il 9 aprile del 1997 e la Juventus dà una lezione di calcio all’Ajax, battuta l’anno precedente nella finale di Roma. I bianconeri di Lippi, con il tridente offensivo Zidane-Vieri-Amoruso, dominano la partita e portano a casa il risultato con una doppietta proprio delle due punte, Nick e Bobo. La partita d’andata sarà soltanto una passeggiata e sancirà la seconda finale in due anni.
MILAN-JUVE 1-6 (1997) – Che quella del ’97 fosse la miglior Juve dell’era Lippi lo si può vedere nella 3 giorni di cui stiamo parlando: 72 ore prima della notte magica di Amsterdam infatti arrivò l’apoteosi a a San Siro. 6 gol al Milan del Sacchi-bis. Un Milan nato male, è vero, ma una Juventus strepitosa. A firmare il successo le doppiette di Jugovic e Vieri e i gol di Zidane e Amoruso, per una partita che resterà per sempre nella storia delle due squadre, in positivo e in negativo.
INTER-JUVENTUS 1-2 (2008) – Non sarà di certo la partita più bella dal punto di vista tecnico-tattico, ma è, molto probabilmente, il match che i tifosi bianconeri hanno più a cuore. La Juventus, appena risalita dalla Serie B e tornata dalle macerie di Calciopoli, affronta per la prima volta l’Inter schiacciasassi di Roberto Mancini. La partita è attesissima, il risultato sembra scontato, ma non è così: Camoranesi e Trezeguet, due eroi della serie cadetta, firmano un successo storico, forse il più gustoso per i supporter della società di Corso GalFer.
ARGENTINOS JR-JUVE 2-2 (4-6 dcr) (1985) – La prima affermazione intercontinentale della Juventus, dopo la vittoria tragica nella finale dell’Heysel. L’edizione 1985 della Coppa Intercontinentale è ritenuta la miglior edizione sia per livello tecnico che agonistico. Due volte in svantaggio, i bianconeri rimontano prima con i gol di Platini e poi di Laudrup (fantastica azione), suggellando poi la vittoria ai calci di rigore.
JUVE-MONACO 4-1 (1998) – La storia della Juventus in Champions League è costellata di semifinali stupende e finali sfortunate. Nel 1998 la Juventus di Lippi sfornò un’ulteriore lezione di calcio, vincendo 4-1 contro il Monaco. Protagonisti della gara furono Zidane e Del Piero: Alex segnò addirittura una tripletta che lo proiettò come euro-cannoniere della Juventus. Juventus di nuovo in finale, ma altra sconfitta: ad Atene sarà il Real Madrid ad alzare la coppa.
REAL MADRID-JUVENTUS 1-1 (2015) – Un’altra semifinale, molto più recente. Al Santiago Bernabeu la Juventus viene dalla vittoria allo Juventus Stadium per 2-1: ciò significa non perdere a Madrid per poter accarezzare il sogno della finale di Berlino. Il primo tempo è da incubo, con Cristiano Ronaldo che trasforma un calcio di rigore e spreca anche altre occasioni, ma nella ripresa il sogno diventa realtà. Morata sigla l’1-1 definitivo, segnando per la seconda volta consecutiva contro la sua ex squadra e regala dopo 12 anni l’atto finale della Champions League.
JUVENTUS-REAL MADRID 3-1 (2003) – Considerata da molti la partita perfetta, è il ritorno tra le grandi d’Europa della Juventus targata Lippi 2.0. I bianconeri arrivano da una sconfitta per 2-1 a Madrid, con il gol di Trezeguet che aveva lasciato non poche speranze agli uomini del tecnico di Viareggio. A Torino i Galacticos sono gli 11 in bianco e nero. Prima Trezeguet, poi Del Piero ed infine Nedved segnano 3 gol bellissimi e permettono alla Juventus di raggiungere Manchester.
RIVER PLATE-JUVE 0-1 (1996) – L’affermazione a livello mondiale di Alex Del Piero. La Juventus vola a Tokyo dopo aver alzato la Champions League al cielo di Roma. Tra le fila dei bianconeri non figurano più Vialli e Ravanelli e i loro gradi offensivi sono stati presi da Alex Del Piero, autentico leader della squadra di Lippi. Ed è proprio Alex a firmare, ad una manciata di minuti dal termine con uno straordinario sinistro ad incrociare, la seconda affermazione intercontinentale dei bianconeri.
AJAX-JUVE 1-1 (5-3 dcr) (1996) – La notte della Juventus. La notte dove i fantasmi dell’Heysel scomparvero, la Champions League senza sangue e vinta in un ambiente non ostile. Di fronte l’Ajax schiacciasassi di Louis Van Gaal, che in 120′ si dimostra nettamente inferiori all’11 lippiano. I bianconeri vanno in vantaggio con Ravanelli ma pareggia Litmanen su errore di Peruzzi, che era stato perfetto in tutta la manifestazione. La partita si risolverà ai calci di rigore: Vladimir Jugovic diventerà l’eroe bianconero, trasformando il quarto e ultimo penalty. La Juventus sul tetto d’Europa.
Luigi Fontana (@luigifontana24)