Champions League
Juventus, 5 momenti indimenticabili della sfida contro il City
La Champions League della Juventus è iniziata con il botto. Dopo tre partite deludenti in campionato, i bianconeri si sono presentati all’ “Etihad Stadium” avendo gli sfavori del pronostico. Il Manchester City infatti, al contrario della Juve, ha cominciato alla grande il campionato vincendo le prime cinque gare e non subendo nemmeno una rete. Ieri sera tuttavia il divario che tutti si aspettavano di vedere non c’è stato, bianconeri e citizens hanno dato vita ad una gara equilibrata terminata, inaspettatamente, 2 a 1 per la formazione allenata da Allegri.
LA GARA – Il primo tempo ha visto prevalere i padroni di casa sul piano del gioco, la Juventus non era riuscita ad imporre il proprio gioco mostrandosi timorosa e imprecisa nei passaggi. Da due errori in fase di impostazione sono nate le due occasioni più nitide per il City per andare in vantaggio: al 2′ con Sterling e al 40′ con Fernandinho. Per la Juve solo una rete annullata (giustamente) a Pogba per fuorigioco attivo di Morata. La ripresa era partita a ritmi lenti, poi l’autorete di Chiellini (che meritava di essere annullata per un fallo di Kompany) ha fatto scattare qualcosa nella testa dei giocatori juventini che hanno trovato la forza prima di pareggiare, con Mandzukic (fino a quel momento tra i peggiori in campo) e poi con una rete capolavoro di Morata.
Quali sono le cinque cose da ricordare di questa grande serata europea? Eccole.
LA JUVE RISORGERA’ – E’ solo questione di tempo ma i bianconeri, malgrado il brutto avvio, riusciranno a tornare protagonisti anche in campionato. Il gap che si è creato, in particolare con l’Inter, non sarà facilmente colmabile in poche settimane però appena i nuovi riusciranno ad integrarsi meglio nei meccanismi voluti da Allegri vedremo la Juve risalire in fretta la classifica.
I SOLDI NON FANNO LA FELICITA’ – E’ stata la squadra che ha speso più di tutte in questa sessione estiva di mercato (oltre 200 mln) ma alla prima giornata ha fatto subito cilecca. A tratti ieri aveva dato l’impressione di poterla vincere, invece ha finito con il perderla senza che la Juve abbia rubato niente. In campionato, complice l’avvio disastroso del Chelsea, è primo ma in Europa la storia è diversa. Quest’anno Pellegrini, con la campagna acquisti fatta dallo sceicco, ha l’obbligo di arrivare tra le prime quattro, cosa non del tutto scontata.
GIGI BUFFON, UNA GARANZIA – L’avvio di stagione di “San” Gigi Buffon è stato davvero sorprendente. In ogni gara ha messo il suo zampino riuscendo a rimediare gli errori di una difesa che, al cospetto degli anni passati, sembra essere più penetrabile. Era stato decisivo contro il Chievo, lo è stato ancora di più ieri in almeno tre occasioni tra cui quella su Silva al 60′ che avrebbe tagliato le gambe alla squadra. Oggi saremmo qui a parlare di tutt’altra cosa.
CUADRADO TITOLARE – Sulle qualità del colombiano non si discute ma ieri ha piacevolmente sorpreso la sua prestazione. Ha corso per tutta la gara bloccando quasi sempre le offensive di Sterling, uno abituato a saltare l’uomo con estrema facilità. Ha attaccato, ha difeso, si è preso pure le grida di Allegri al 90′ perché voleva tenesse più il pallone negli ultimi minuti senza giochicchiare troppo. Ma un bel 7 se lo è meritato.
HERNANES REGISTA NO! – Alzi la mano chi ha visto Hernanes toccare una palla nella ripresa. Il brasiliano si era visto nella prima frazione tentare l’uno contro uno o cercare di creare qualche azione offensiva ma nella ripresa è completamente sparito dai radar del terreno di gioco. Si sono visti Pogba, Sturaro, Cuadrado e persino Bonucci impostare le azioni ma lui no. Tentativo di usarlo come regista fallito. In attesa di Marchisio e Khedira meglio ripiegare su altre soluzioni.
Roberto Cusimano