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Moratti sceglie Andrea: è Stramaccioni l’allenatore della rifondazione
UNA VITA NELLE GIOVANILI – La sua avventura in panchina inizia alla Romulea dove vince il campionato a livello dilettantistico. Nel 2003 passa al Crotone di Gian Piero Gasperini. Nel 2005 torna a Roma, squadra della sua città natale. Per sei anni allena le formazioni Giovanissimi e Allievi vincendo rispettivamente due campionati professionistici. Quest’estate decide di lasciare Roma per firmare un triennale con l‘Inter. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia e al Torneo di Viareggio, vince la NextGen Series ai rigori per 5-3 contro i pari età dell’ Ajax dopo che i tempi regolamentari e supplementari si sono chiusi sul risultato di 1-1.
IL GRANDE FEELING CON MORATTI – Questa mattina a Sky Sport 24, Andrea Stramaccioni aveva rivolto parole al miele all’indirizzo di Massimo Moratti, lasciandosi casualmente scappare queste parole: “Se Moratti chiama io rispondo sempre, in generale. Quello che mi ha detto me lo tengo per me. Lui rappresenta il calcio”. Sarà lui l’uomo della rifondazione nerazzurra, è la scelta inoppugnabile e ferrea di Moratti.
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STRAMACCI…ONE – Andrea è il tecnico più giovane da quando Moratti è alla presidenza dell’Inter. La sua giovane età, il suo carisma e la sua idea di calcio hanno colpito subito il presidente nerazzurro, che contro tutto e tutti (in società) ha deciso di puntare subito su di lui. La sua idea di calcio si basa sul concetto di gruppo e sul 4-2-3-1, il glorioso modulo che portò i nerazzurri a conquistare il triplete. Insomma, il cambio di allenatore servirà per dare una scossa nell’immediato ma anche per costruire il futuro. Spetterà proprio a Stramaccioni dunque valutare i giocatori sui quali ripartire, quindi tutti saranno motivati a far bene per essere riconfermati. Ecco una bozza di formazione della nuova Inter di Andrea Stramaccioni (4-2-3-1): Julio Cesar, Maicon, Ranocchia, Samuel, J.Zanetti, Faraoni, Poli, Sneijder, Guarin, Obi, Milito.
Michele Lestingi