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Napoli: il caso Gabbiadini messo a tacere da Sarri
I procuratori sono la piaga del calcio moderno, c’è poco da dire. Sono loro che ormai comandano il mercato, decidono quando e come un loro assistito debba andar via dalla squadra di appartenenza e, molto spesso, fanno la voce grossa non portando rispetto, per chi in fin dei conti, paga il loro assistito e il suo stipendio. E’ questo il caso del procuratore di Gabbiadini, che nei giorni scorsi ha sbottato, rilasciando dichiarazioni molto pesanti del tipo che sarebbero pronti a lasciare Napoli, visto lo scarso impiego nelle amichevoli estive. Si, proprio così nelle amichevoli estive, facendo anche la parte dello sprovveduto. Nessuno mette in dubbio che abbia semplicemente riportato le parole del suo assistito, ma è probabile e che il procuratore abbia solamente esagerato per rompere le uova nel paniere azzurro.
SARRI CALMA LE ACQUE – Dopo queste dichiarazioni, sembrava fosse scoppiato un caso abbastanza difficile da risolvere, visto che Gabbiadini ha molti estimatori, che potevano approfittare della situazione per sferrare l’attacco e provare ad acquistarlo, facendo leva sull’accaduto. Ma in men che non si dica, è entrato in gioco Sarri, che ha preso da parte il ragazzo e, nonostante non c’è ne fosse essenzialmente bisogno, gli ha ricordato la sua importanza nel progetto Napoli e che le amichevoli estive sono una storia a sé, ricordandogli anche che gli azzurri giocheranno spesso ogni tre giorni e quindi tutti si ritaglieranno lo spazio che si meritano. Ed in questo modo il caso è stato egregiamente chiuso dal nuovo allenatore del Napoli.
Un’ultima considerazione, che dovrebbe leggere anche il signor Pagliari: Sarri ha deciso di adattare come punta Callejon, che una punta non è, mentre il suo assistito, Gabbiadini, per qualità e fisicità la punta la può fare molto bene. Ad onor di logica, voi chi fareste giocare di più in queste primi assaggi di Napoli, il calciatore già a suo agio in quel ruolo o quello che si sta adattando? A voi la risposta.