Moda
Le 5 maglie più brutte nella storia del calcio
Non sono solo certi arbitraggi, alcuni rigori sbagliati e sconfitte che bruciano a destare lo sgomento e la rabbia dei tifosi, ma spesso le seconde o terze maglie troppo fantasiose anche per i più eccentrici. Ne hanno fatte davvero di tutti i colori e si sono sbizzarriti con il designe e ogni tanto il campo fa scalpore neanche fosse la London Fashion Week o la settimana della moda al Bryant Park di New York , perché si sa, i tifosi sono un pubblico un po’ difficile. Andiamo a vedere la top five delle maglie più brutte e che negli anni hanno fatto impallidire e contestare i supporters. Oh maglia mia, pur bruttina che tu sia….
NAPOLI 2013 – Il campo può diventare una trincea, ma questa metafora è stata presa un po’ troppo sul serio a Napoli, che per dimostrare l’indole combattente aveva presentato la maglia camouflage. Al restyling mimetico della squadra di Aurelio De Laurentis sarebbe stato da dire: ma come vi vestite? Eppure la maglia ha venduto tantissimo, perché non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace.
JUVENTUS 2012 – I maligni la ribattezzarono subito il mondo di Hello Kitty ed i tifosi storsero il naso. All’outfit mancava solo una fascetta per capelli col fiocchetto rosa ed ecco presentata la linea Lolita giapponese. La colpa però è nostra che siamo ancora troppo poco orientali.
ATHLETIC BILBAO 2004 – Organismi unicellulari? Fondali corallini? Ma no! Era il test di Roschach della personalità ed aveva uno scopo più che nobile: individuare i tifosi inclini alla violenza. Sarebbe da adottare anche in Italia per ogni squadra almeno una domenica al mese.
NORICH CITY 1993 – Che Dio salvi la regina è proprio il caso di dirlo! Tutto è ammissibile, ma i giocatori in pigiama no! Sarebbe bastato solo un piccolo sforzo in più se ci si pensa e sarebbero stati almeno vestiti per il tè delle cinque o per l’aperitivo, ma la prima colazione va bene solo da Tiffany!
HULL CITY 1992 – Restiamo nella madre patria Inghilterra e con i più fantasiosi di tutti, infatti l’anno prima l’Hull City lanciò il completino leopardato. E’ pur vero però che l’ animalier è un capo che non passa mai di moda e da bravi modaioli hanno continuato poi con la nostalgia della tappezzeria divano vintage anni ’70. Che fashionist questi inglesi!