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Anche a luglio può nevicare: Moggi assolto!

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Luciano Moggi

Questione di matematica, e di legge dei grandi numeri: nel mese di luglio, ogni 98² giornate di sole e temperature infuocate si verifica sempre una nevicata. La stessa regola vale per Luciano Moggi, ma va leggermente ritoccato il fattore: ogni 1570² sentenze di condanna si verifica sempre un’assoluzione. Quest’ultima, naturalmente, può essere concessa in qualsiasi mese dell’anno, ma che si tratti di luglio o di gennaio il risultato non cambia: per i numerosi simpatizzanti di Big Luciano, 1 assoluzione = il Maestro aveva ragione, oppure, se preferite, 1>1570². Questione di matematica? No, di pura e semplice mancanza di pudore.

Giacinto Facchetti

Giacinto Facchetti

INNOCENTE PER UN GIORNO – Il fatto che ogni tanto nevichi non significa che luglio è un mese freddo, naturalmente, ma andatelo a spiegare a chi è convinto che il caldo sia tutto un “gombloddo“: mission impossible. Per costoro, se il giudice Oscar Magi del Tribunale di Milano ha assolto Lucianone “perché il fatto non costituisce reato” allora significa incontrovertibilmente che le parole dell ex dg bianconero – quelle che gli costarono la querela di Gianfelice Facchetti, figlio di Giacinto – sono vere. Anzi, di più: sono fonte di diritto, sono la prova provata di Farsopoli e delle terribili ingiustizie patite da un uomo, una squadra e un intero popolo. “Finalmente ho avuto giustizia” twitta giubilo lo “stalliere del re, quello che conosce tutti i ladri di cavalli” (Gianni Agnelli dixit). E già: 1>1570².

STRATEGIA (MEDIATICA) DELLA TENSIONE – Ma quali sono le parole incriminate, quelle in cui il dottor Magi non ha ravvisato alcun elemento di diffamazione? Era il 25 ottobre 2010, e durante la trasmissione tv Notti magiche Luciano Moggi si rivolse in questi termini a Javier Zanetti, allora capitano dell’Inter: “Quello che emerge dal processo di Napoli e che emergerà ancora sono le telefonate del tuo ex presidente Facchetti che riguardano le griglie e la richiesta ad un arbitro di vincere la partita di Coppa Italia con il Cagliari. Ci sono le telefonate intercettate di Facchetti, le telefonate di Moratti e la telefonata di imbarazzo di Bertini, i pedinamenti, le intercettazioni illegali e anche i passaporti falsi e quindi stai zitto”.

E’ (QUASI) TUTTO UNGOMBLODDO” – Ok, secondo il giudice monocratico milanese lo sfogo ndo cojo cojo del neo-prescritto non ha la benchè minima rilevanza penale, e rispettiamo la sua decisione. Certo, si può essere d’accordo o meno, così come si può condividere o meno l’arringa del pm Elio Ramondini, che ha motivato la richiesta di condanna a 10mila euro di multa per Moggi parlando, fra l’altro, di una strategia difensiva mediatica finalizzata a rendere tutti uguali di fronte al peccato: così facevan tutti, insomma (e invece no: per il pm “il sistema Moggi ha tradito e minato alle fondamenta l’essenza del calcio. Non è possibile attribuire a persone terze la realizzazione di questo sistema“).

Al di là delle opinioni, però, restano i fatti, resta una singolarità statistica più sbalorditiva della neve in pieno luglio: Moggi è stato assolto, Moggi è innocente. Data l’eccezione, quindi, è facile risalire alla regola. Questione di matematica. E di buon senso.

Enrico Steidler

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