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Ciclismo

Tour de France, presentazione della settima tappa

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L'altimetria della settima tappa del Tour

Occasione importante per i velocisti puri nella settima tappa dell’edizione numero 102 del Tour de France, ancora terreno fertile per gli sprinter prima di affrontare a ripetizione le salite delle ultime due settimane che decideranno la Grand Boucle.

ALTIMETRIA – La Livarot-Fougères presenta 190,5 km quasi esclusivamente pianeggianti, ad eccezione della Cote de Canapville posta dopo 12 km dalla partenza, un G. P. M. di quarta categoria che potrebbe avere come unico effetto l’avvantaggiarsi del gruppetto di fuggitivi della giornata. Il vento non dovrebbe soffiare con particolare veemenza e il plotone dovrebbe essere in grado di controllare la corsa fino allo sprint finale, dove gli specialisti presenti a questo Tour potranno darsi battaglia.

FAVORITI – Vincitore di ben due tappe fino a questo momento, il tedesco Andrè Greipel cercherà di firmare il tris personale coronando una settimana ricca di soddisfazioni personali. Oltre alla stazza imponente e ad uno spunto invidiabile, il corridore della Lotto-Soudal avrà dalla sua una squadra attrezzata quasi esclusivamente per lui. Il suo principale antagonista dovrebbe essere Mark Cavendish, che fino a questo momento ha fallito tutte le opportunità pur potendo contare su una squadra di altissimo livello in pianura. Leggermente meno quotati ma comunque pericolosissimi lo slovacco Sagan e il norvegese Kristoff, entrambi penalizzati dal fatto di essere in formazioni costruite per aiutare i capitani Contador e Rodriguez. In ogni caso il giovane Peter è apparso in gran forma e non è da escludere che possa finalmente spezzare la maledizione dei piazzamenti. In cerca di riscatto anche il tedesco John Degenkolb, che però non è adattissimo ad arrivi così pianeggianti. La Francia spera in Demare e Coquard, velocisti della FDJ e dell’Europcar finora rimasti piuttosto in ombra.

NIENTE MAGLIA GIALLA – La particolarità di questa settima tappa è che verrà corsa senza che nessun corridore indossi la maglia gialla. Il leader della generale Tony Martin non partirà per la frattura alla clavicola rimediata nella frazione di ieri, mentre Chris Froome si è rifiutato di indossare il simbolo del primato in segno di rispetto nei confronti del corridore della Etixx. Non è la prima volta che accade al Tour: i precedenti illustri sono di Merckx nel 1971, Zoetemelk nel 1980, LeMond nel 1991 e infine Contador nel 2007.

Sono Davide Terraneo, studente di 19 anni diplomato al liceo classico. Ho praticato tennis, calcio e atletica e sono un appassionato di ciclismo. Da maggio 2014 sono un arbitro FIGC. Scrivo per passione e per raccontare le emozioni e i valori che lo sport trasmette a chi lo pratica e a chi lo segue.

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