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L’arte dell’apparenza
Oggi non si fa altro che apparire, mostrarsi in un certo modo, seguire delle regole che in un dato momento stanno bene alla nostra società e nel momento in cui non lo si fa si è considerati “diversi”, per questo la strada più semplice qual è? Fare e dire ciò che gli altri vogliono.
MA PER APPARENZA COSA INTENDIAMO? – Con questo termine si indica “l’apparire”, ciò che si presenta allo sguardo. Apparenza sono i modelli fissi e sicuri, che ci inducono a plasmare la nostra identità su un soggetto esterno a noi stessi. Apparenza sono le parole che pronunciamo, le emozioni che viviamo, gli abiti che indossiamo, che alla lunga ci trasforma in personaggi finti, schiavizzati dalle mode. Apparenza sono le opinioni, le certezze, le prese di posizione, in cui crediamo di trovare lo spessore che ci fa sentir “qualcuno”. Apparenza arrivano a essere persino i sentimenti, le sofferenze, quando a generarli è l’attaccamento ostinato all’idea che alimentiamo di noi stessi e di “come dovrebbe essere”.
RAPPORTI UMANI – Tutto ciò accade anche nei rapporti umani, conosci una persona ed ai tuoi occhi appare brillante, intelligente, brava, gentile, te ne innamori, scatta poi una convivenza e TAC, lì ti rendi conto di aver conosciuto un mostro, che è in grado di distruggere la tua esistenza, rendendoti prigioniera nella tua casa e schiava del suo essere. Si arriva a mentire, a fingere e così facendo spesso si perde la cognizione della realtà, comportandosi sempre in un certo modo ci si convince che le cose vadano davvero così. Vivere nell’apparenza comporta l’allontanarsi da se stessi dando sempre più importanza al giudizio altrui.
DOBBIAMO ACCETTARCI – Per uno stato di benessere è importante cercare di non temere di essere noi stessi, perché siamo autentici e le persone devono accettarci così come siamo. Non puoi decidere di fingere per far si che all’altro tu possa piacere, una qualsiasi felicità fondata sulle apparenze è destinata a svanire, è necessario riallacciare il contatto con la nostra interiorità, velata da mille illusioni, perché miei cari i nodi prima o poi giungono sempre al pettine. Baltasar Gracián y Morales disse: “Ci sono individui composti unicamente di facciata, come case non finite per mancanza di quattrini. Hanno l’ingresso degno d’un gran palazzo, ma le stanze interne paragonabili a squallide capanne.”