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Arte&Cultura

Speed Limit 40

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Speed Limit 40

Speed Limit 40 è l’antologica di Eugenio Carmi inaugurata lo scorso 27 febbraio ed aperta ad ingresso libero fino al 17 maggio presso la Loggia degli Abati di Palazzo Ducale (info allo 0108171663) a Genova su curatela di Nicoletta Pallini. Dissacrante, esaustiva, razionale. Come poche altre mostre riescono a fare. Genova racconta infatti con Speed Limit 40 un genovese illustre- dal 1956 al 1965 responsabile dell’immagine per l’industria siderurgica Cornigliano Italsider – oltre che artista a livello internazionale. Un genovese nel cuore visto che proprio a Genova cresce la sua storia con la compagna di vita ed artista Kiky Vices Vinci ed è sempre a Genova Boccadasse che si trasferisce con la moglie e la figlia Francesca e dove nasceranno anche Antonia, Stefano e Valentina. Qui apre il suo primo studio di pittura e sempre qui trae spunti per la sua ricerca artistica.

Speed Limit 40: una foto della mostra

Speed Limit 40: una foto della mostra

LA MOSTRA – Un centinaio le opere scelte per Speed Limit 40 ad esaustiva testimonianza di una creatività feconda e prolifica, ma non per questo meno preziosa. I lavori che il visitatore può ammirare sono databili dal 1940 ( e qui si torna anche al titolo Speed Limit 40, tra l’altro anche titolazione del giocoso ritratto vicino al cartello di limite di velocità e alla targa di Carmi, omonima città dell’Illinois) al 2013: dipinti su tela, su tavola e su carta, fra “latte litografate”, video, libri illustrati per bambini in collaborazione con Umberto Eco (tradotti poi in tutto il mondo visto lo straordinario successo), “segnali immaginari”, fotografie e documenti. Speed limit 40 è l’evocativa titolazione di questo “ fabbricante di immagini”, già allievo di Felice Casorati, un grandissimo della storia dell’arte italiana che è stato tra l’altro appena celebrato nella mostra conclusasi lo scorso 15 febbraio alla Fondazione Ferrero di Alba. Eugenio Carmi è un artista dal codice visivo personalissimo ed inconfondibile e tale si racconta in Speed Limit 40: negli anni Cinquanta ha maturato una lunga esperienza grafica per poi approdare nel decennio successivo al periodo cibernetico, per il quale è stato invitato alla Biennale di Venezia del 1966, ma è noto ai più per le sue opere degli anni Settanta, quando la sua ricerca pittorica si concentra su una rigorosa astrazione geometrica. Ma il pregio di Speed Limit 40 è anche quello di focalizzarsi sulle ultime opere di questi anni e su inediti, dove è in dialogo con la natura, vista attraverso le leggi matematiche che la dominano, quali il teorema di Pitagora e la sezione aurea. Estetica e geometria suonano all’unisono sulle tavole di Carmi, così come sul pentagramma di Debussy. Un paragone non azzardato di segni o di note che regalano le stesse impressioni, che partono dalle stesse rigorose leggi e che si costruiscono attraverso uguali meccanismi compositivi. Non solo pittore, non solo grafico, non solo illustratore, non solo poeta del nostro tempo: tutto questo è Speed Limit 40, tutto questo è Eugenio Carmi.

Giulia Cassini 

La redazione del magazine che ha fatto la storia del giornalismo sportivo online moderno

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