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Aspettando Rabiot, il teatro dell’assurdo in casa PSG
“E ora? Possiamo andare?” “Sì, andiamo”. -Non si muovono-. Chissà se si è concluso così il dialogo che avrebbe potuto portare Adrien Rabiot alla Roma nel corso dell’ultima sessione estiva. Chissà se la giovane promessa del PSG ha seguito le orme dei protagonisti del capolavoro di Beckett, finendo col diventare il Godot della situazione. Intanto aspettando invano il suo arrivo i giallorossi arrancano in una crisi di pareggite, mentre i francesi vincono e staccano il Marsiglia. Con una doppietta di Rabiot.
TRAMA COMPLICATA – E pensare che il club transalpino quest’estate aveva pasticciato non poco con il centrocampista classe ’95. Tanto da inserirlo sul mercato destando l’interesse di numerose società italiane, tra cui soprattutto la Roma. Ma l’interesse della squadra allenata da Garcia era sfumato proprio ai dettagli, quando sembrava che il giovane talento potesse vestire la casacca giallorossa rinforzando un reparto già validissimo. L’arenarsi della trattativa e il contemporaneo avvicinamento della scadenza del contratto aveva portato la dirigenza francese ad escludere il calciatore dalla rosa della prima squadra, facendolo allenare con la formazione “B” e tenendolo in tribuna per le prime 13 giornate di Ligue 1. Un’attesa lunga, quasi estenuante per il diciannovenne, che nella stagione precedente aveva collezionato 34 presenze ufficiali.
IL CONTRATTO – Quando il destino di Rabiot sembrava dovesse svilupparsi lontano dalla Tour Eiffel, ecco il colpo di scena: contratto quinquennale firmato e permanenza al PSG fino a giugno 2019. Da quel momento è iniziata un’altra carriera per il centrocampista, che ha conquistato la fiducia di Blanc, da cui è stato schierato 9 volte in campionato, per un totale di 530 minuti. Decisamente poco per un ragazzo che ha le capacità per diventare uno dei giocatori più desiderati al mondo, tanto che la possibilità di andare a Roma per cercare maggiore spazio rimane concreta.
IL RITORNO – Da ieri però il suo valore di mercato potrebbe essersi alzato notevolmente. La doppietta al Tolosa, prima nella sua giovane carriera, è di fondamentale importanza per i parigini, che hanno staccato il Marsiglia e mantenuto i due punti di ritardo dal Lione capolista, in una rincorsa scudetto sempre più serrata. Il talentuoso Rabiot sembra finalmente destinato a ritagliarsi lo spazio che merita, in una delle formazioni più competitive del calcio mondiale. Chissà come sarebbe cambiato il copione se in quelle trattative di fine estate fosse arrivato il sì. Un colpo di scena che avrebbe potuto cambiare il teatro dell’assurdo parigino. Ma il sipario della sua carriera si è appena aperto. L’attesa del nostro Rabiot, non ce ne voglia Beckett, è finita.