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Montella e Di Francesco, destini incrociati?
Da cosa dipende il destino di Vincenzo Montella ? C’è chi parla di un divorzio annunciato a fine stagione, ma si è scritto anche di un rinnovo in dirittura d’arrivo, della panchina rossonera, di soluzione ideale per il post-Benitez a Napoli, di cavallo vincente per la Roma del futuro.
Montella piace un po a tutti e lui lo sa, ma evita accuratamente di parlare di futuro. Anche nella conferenza stampa di ieri il tecnico partenopeo ha preferito glissare su ipotetici scenari futuri limitandosi a parlare di presente, fortissimamente di presente, e dei traguardi che i viola potrebbero raggiungere a fine stagione. In una stagione dove i viola lottano ancora su tutti i fronti, Montella si guarda bene dal rischio di innescare una ridda di voci e di polemiche che potrebbero scuotere in negativo l’ambiente viola condizionando il rapporto con la piazza e la dirigenza gigliata, soprattutto adesso che c’è da tirare la carretta fino a maggio e soprattutto adesso che tutto funziona a meraviglia e i risultati gli stanno dando ragione.
Le parole del patron Della Valle dopo la sofferta vittoria contro l’Atalanta hanno allontanato le voci di mercato, ribadendo la chiara volontà della dirigenza di proseguire il proprio cammino sotto la guida tecnica di Vincenzo Montella. “Montella? Non vedo dove sia il problema – ha tuonato il presidente – è il nostro allenatore, il nostro futuro”.
LE VOCI DI MERCATO – Ma le parole della proprietà viola non hanno placato le sirene di quel calciomercato che non conosce fasi e limiti temporali, ma pensa e ragiona a 365 giorni l’anno e non dorme mai la notte. E quelle sirene suonano ora per quella piazza rossonera, esigente e prestigiosa, che avrebbe individuato in Montella il tecnico ideale per rilanciare le quotazioni del Milan, da tempo lontano dai palcoscenici prestigiosi del calcio internazionale e che vorrebbe recuperare quella dimensione che Inzaghi non ha saputo ridare al club di Via Turati.
Ma come non ritenere affascinante anche l’ipotesi di mercato che accosterebbe Montella alla “sua” Napoli, la città natale che non ha mai avuto il privilegio di saggiarne le gesta calcistiche dell’”aeroplanino” giocatore, ma che desidererebbe proprio l’attuale tecnico viola come il migliore auspicio per un eventuale nuovo corso del Napoli in una ipotetica era post-Benitez. E quell’era pare avvicinarsi sempre più, grazie anche alle lusinghe poco velate del Paris Saint Germain pronto a fare ponti d’oro al tecnico spagnolo per averlo da subito al posto di quel Laurent Blanc, mai capace di scaldare la piazza parigina.
Montella, fortissimamente Montella, sempre e comunque sarà il personaggio destinato a dominare la scena nell’inevitabile e rituale valzer di panchine che si scatenerà a giugno. Intanto a Firenze, si cerca già un sostituto ideale. E il nome è sempre quello. Quel Di Francesco che proprio oggi incrocerà il destino della viola con il suo Sassuolo “ammazzagrandi” che sta illuminando la scena della serie A da tempo. Se son rose fioriranno.