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Lazio, due ko e la Champions diventa un miraggio
Due ko e tutto cambia in casa Lazio. Le sconfitte contro Cesena e la bestia nera Genoa ridimensionano le ambizioni delle squadra di Pioli ora ad otto punti di distacco dal terzo posto del Napoli. La Champions quindi diventa un miraggio.
CESENA COME EMPOLI – Uno stop tanto brutto quanto inatteso quello di Cesena. Ma non è la prima volta quest’anno. Il pensiero va alla sconfitta di Empoli, anche quella inaspettata. Sembra quasi che la Lazio dopo una serie di risultati positivi e di prestazioni convincenti abbia sempre come una sorta di blackout. I complimenti per le due partite con il Milan sembrano essere un lontano ricordo. E che dire delle belle prestazioni contro Roma e Napoli, dove i biancocelesti dimostrarono di non essere poi così inferiori a chi occupa seconda e terza piazza? Ed ora questa improvvisa involuzione che non riguarda solo i risultati ma anche il gioco. Ieri la manovra degli uomini di Pioli era lenta, impacciata e priva di idee. Il terzo posto si allontana e anche la qualificazione in Europa League non è poi così certa: Fiorentina e Sampdoria sono avanti di un punto e squadre come Torino, Genoa e Inter sono prepotentemente tornate in corsa.
CALO DA GENNAIO IN POI…NON E’ LA PRIMA VOLTA – Ma il calo da gennaio in poi non è una novità. Basti pensare alla Lazio di Petkovic che chiuse il girone di andata al secondo posto con 39 punti per poi realizzare soltanto 21 punti in quello di ritorno e chiudere al settimo posto. E non si può dimenticare che Reja sfiorò per ben due volte la Champions alla guida dei biancocelesti e punti fondamentali vennero persi proprio nella seconda parte della stagione. E il tecnico goriziano rassegnò anche le dimissioni, poi ritirate, per incomprensioni in sede di mercato con la società. Che sia il calciomercato la causa di tutti mali? Sicuramente casi come quello di Ederson non aiutano la compattezza del gruppo la quale è sembrata essere, insieme al bel gioco e ad un atteggiamento combattivo, il vero punto di forza di questa Lazio che la differenziava da quelle precedenti. Comunque va detto che il cammino è ancora lungo e che come sempre sarà il campo a fare da giudice. A Pioli e ai suoi ragazzi dimostrare che Cesena e Genoa sono stati solo due brutti episodi e che il giocattolo non si è rotto.