Basket
Nba, i risultati della notte: decolla LeBron, atterrano i Grizzlies

Scorpacciata di canestri nella notte Nba. Sono ben 9 le partite disputate nel campionato più bello del Mondo, e gli spunti interessanti – ovviamente – non sono mancati. Uno di questi ce lo manda Cleveland, che supera una delle squadre più in forma fin da inizio stagione, i Memphis Grizzlies, grazie a un gran gioco di squadra orchestrato alla perfezione da James. Il team dell’Ohio fa progressi di notte in notte, e rilancia la propria candidatura. Pollice alto non solo per i Cavs, scopriamo insieme chi altro si è fatto valere.
LEBRON CAPITANO – Ci sono 25 punti di LeBron James nel successo di Cleveland su Memphis (105-91). Ai Grizzlies manca Zibo Zach Randolph, ma contro dei Cavs così armoniosi sarebbe stata comunque dura. Love fa la voce grossa a rimbalzo, Irving dispensa assist in scioltezza, e in Ohio i sorrisi si allargano a dismisura. Sguardi a 32 denti anche dalle parti di New Orleans, grazie alla crescita costante e spaventosa di Anthony Davis. I Pelicans sfruttano la serata Top del loro miglior giocatore (38 punti), per passare sugli Oklahoma City Thunder. Okc è priva di Durant, Westbrook prova a tenere botta ma alla fine è Nola a vincere di misura, 101 a 99. Chi ha dovuto fare a meno dei propri leader è stata Miami, che dopo 154 partite ne gioca una senza Big Three, ma sopperisce all’out di Wade e Bosh portando a casa la sfida contro i Boston Celtics orfani di Rondo. Deng e James Ennis prendono per mano gli Heat, e alla sirena è 100-84. Rimanendo ad Est, continua il periodo (anno, decennio forse) negativo dei Knicks, asfaltati dai Toronto Raptors di un super Lowry. Solo 10 punti di distacco alla sirena (118-108), ma la forbice dei valori sul parquet è stata molto più ampia.
A PHILA NEVICA – Terzo successo stagionale per i Philadelphia 76ers, corsari a Orlando per 88-96. Ancora una volta è una partita esterna a regalare qualche gioia ai Sixers, mentre la settimana-no dei Magic sembra non avere fine. Ha termine invece il filotto di successi di Washington (6 consecutive, 8 in casa), sconfitti da Phoenix. I Suns si dividono equamente la posta (17 punti Bledsoe e Mark Morris, 16 Dragic), e per i Wizards di un Wall sottotono è notte fonda (92-104). Delude nuovamente Wiggins, e Minnesota si fa travolgere anche da dei Pacers inguardabili. Indiana scappa fino al +19, si fa rimontare ma riesce a chiuderla grazie all’aiuto della panchina (96-100). Anche i Nets rischiano di buttare via un largo margine contro Detroit, ma nel finale la freddezza dalla lunetta di Joe Johnson permette di tirare un gran sospiro di sollievo (110-105). Chiudono la carrellata i Sacramento Kings, che fanno loro il derby californiano contro i Los Angeles Lakers. I gialloviola guidano per molti tratti, ma si sciolgono nel finale dominato da Cousins e Gay (108-101).
