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“Lascia o raddoppia?”: i dubbi di Cagliari e Parma

Le due squadre più in difficoltà del campionato sono state sconfitte dalle compagini che lunedì si giocheranno la Supercoppa: due risultati netti che non lasciano spazio al dubbio…o si? i presidenti (o chi ne fa le veci) ragionano, riflettono, valutano i pro e i contro, perchè l’occasione è ghiotta, ma entrambe le situazioni sono delicate.
PERCHE’ SI – Zeman e Donadoni vanno esonerati: la classifica è sovrana, l’ultimo e il terzultimo posto sono la prova incontrovertibile dell’inefficacia dei due tecnici. Il Parma, al centro di una tremenda bufera societaria sostanzialmente da 6 mesi, sembra più concentrato su di essa che sulle orribili prestazioni che ha fornito finora e il carattere mite dell’ex allenatore del Livorno non aiuta, anzi, alimenta ancora di più l’insipidezza della pietanza ducale. Il Cagliari, invece, è appena uscito dalla dittatura-Cellino e ha un assetto dirigenziale chiaro e definito, che tuttavia ha deciso di affidare il proprio giovanissimo organico a una guida tanto accattivante quanto rischiosa come quella del boemo, che probabilmente è ancora oggi uno dei più grandi “insegnanti di calcio” dell’intero panorama mondiale, ma che ha un pessimo rapporto con i risultati. La pausa invernale alle porte rappresenta un’occasione unica per dare all’eventuale nuovo staff la possibilità di lavorare senza eccessivo affanno con le rispettive squadre, presentandosi a Gennaio con meno affanni e più sicurezze.
PERCHE’ NO – Zdnedek e Roberto devono restare: nel mondo del pallone è l’esperienza a fare la differenza tra vittoria e sconfitta, ecco perchè è giusto affidarsi alla continuità e proseguire sulla propria strada. “Luci a San Siro” è sulla panchina parmense da più di due anni, conosce l’ambiente e il gruppo, ha raggiunto un risultato importante l’anno scorso che gli è stato sottratto da un vile cavillo burocratico e ha l’intelligenza adatta per gestire la situazione. L’asceta praghese, dal canto suo, vive per l’ennesima volta questa situazione sul filo del rasoio, ci è già passato, è convinto dei suoi dettami tattico-filosofici e non farà un passo indietro, è la sua forza, inoltre la storia insegna che le squadre zemaniane fanno sempre fatica a inizio anno per poi “sbocciare” nel momento più importante della stagione. E’ difficile scegliere di mantenere il cammino, potrebbe essere visto quasi come “un atto di fede, ma questi due allenatori, per motivi diversi, se lo meritano.
Jacopo Bertone (@JackSpartan92)
