Basket
Nba, i risultati della notte: Memphis batte anche San Antonio, super Atlanta a Cleveland

10 gare nella notte Nba e spettacolo puro a San Antonio, dove dopo 3 supplementari i Memphis Grizzlies battono e proseguono una magnifica striscia di vittorie consecutive. A Cleveland i padroni di casa vengono umiliati con 29 punti di distacco dagli Atlanta Hawks, mentre a Miami, nonostante un super Wade, i Jazz hanno vita facile. Toronto non da scampo a Brooklyn così come Boston, che supera gli Orlando Magic. Vittorie importanti per Suns e Trail Blazers contro Hornets e Bucks, nel supplementare Houston risolve la pratica Denver. Infine Pistons e Pacers cadono contro Mavericks e Clippers
MILLE EMOZIONI – Una vera e propria maratona quella vista all’AT&T Center di San Antonio, dove la gara tra gli Spurs ed i Memphis Grizzlies si è protratta fino a 3 tempi supplementari. Una gara infinita ed entusiasmante, che a metà del terzo quarto sembrava nelle mani degli Spurs, avanti di 17 punti. Ma un parziale di 14-0 guidato da 2 triple di Ginobili riportava a-3 gli Spurs, che a 5″ dalla fine passavano avanti 89-92 con la tripla di Danny Green. Tutto finito? Assolutamente no, perchè a 2″ dal termine delal gara Gasol fa partire una tripla ad alto coefficiente di difficoltà, col pallone che sbatte sulla tabella prima di finire dentro al canestro. Si va al primo supplementare e la gara rimane sui binari dell’equilibrio, così come nel secondo, quando una tripla di Courtney Lee fa continuare il match. Nell’ultimo periodo Zach Randolph segna 4 decisivi punti, mentre dall’altra parte Manu Ginobili sbaglia la tripla della vittoria. Finisce con un sensazionale 116-117, una vittoria che permette ai Grizzlies di continuare a volare ad Ovest. Imbarazzante sconfitta, invece, per i Cleveland Cavaliers, che a 6’20” dalla fine del secondo quarto si erano ritrovati in vantaggio di 12 punti sugli Atlanta Hawks grazie alla tripla di Matthew Dallavedova. Da li in poi, però, è iniziato un tracollo vero e proprio, con Atlanta che segna 89 punti nei restanti due quarti rifilandone 29 di distacco alla squadra di coach Blatt. Finisce 98-127, con ben 7 giocatori ospiti in doppia cifra e senza il fondamentale Jeff Teague. Umiliazione vera e propria per LeBron e compagni. Molto bene anche i Toronto Raptors, che superano 105-89 i Brooklyn Nets grazie ad un Valanciunas da 16 punti e 10 rimbalzi ed un Kyle Lowry da 20 punti. Nei Nets non basta un Plumlee da 23 punti, la gara rimane sempre in mano ai canadesi. Danilo Gallinari segna 16 punti contro gli Houston Rockets, ma i suoi Denver Nuggets cadono al supplementare 111-115. Merito di un immenso James Harden da 10 assist e 41 punti, di cui 8 nel decisivo over-time. Prestazione stellare che ha risollevato dalle difficoltà Houston ,sotto di 16 punti nel terzo periodo di gioco. Fa meglio di Harden Dwayne Wade, che arriva a 42 punti messi a referto. Peccato che ci sia solo lui nei Miami Heat, che perdono rovinosamente 87-105 contro gli Utah Jazz, trascinati da un ottimo Gordon Hayward (29 punti, 7 assist e 6 rimbalzi). Gara sempre nelle mani degli ospiti, che conducono senza problemi dall’inizio alla fine
LE ALTRE PARTITE – La solita coppia Lillard (29 punti)-Aldridge (23) consegna la vittoria ai Portland Trail Blazers, che superano 104-97 i Milwaukee Bucks, che dopo il gravissimo infortunio di Jabari Parker devono fare i conti con i guai alla caviglia di Giannis Antetokoumpo. Coppia decisiva anche per i Los Angeles Clippers: Blake Griffin (31 punti, 16 rimbalzi) e DeAndre Jordan (15 con 23) risolvono la gara contro gli Indiana Pacers, sconfitti 102-100 nonostante un tentativo di rimonta all’inizio del primo quarto, ma CJ Miles (17 punti) sbagli la tripla della vittoria. Decisivo Chandler Parsons (32 punti) nella vittoria esterna dei Dallas Mavericks, che passano 106-117 contro i Detroit Pistons di un ancora inutilizzato Gigi Datome. Rajon Rondo dispensa 15 assist ed i suoi Boston Celtics dominano 109-92 l’incontro con gli Orlando Magic di Nikola Vucevic (18 punti). Infine i Phoenix Suns passano 106-111 a Charlotte contro gli Hornets, illusi dal +17 di secondo quarto.
Enrico Cunego
