Basket
Nba, il quintetto della notte: Evans trascinante, LeBron bello ma perdente

Rieccoci con il nostro quintetto ideale della notte Nba. Nelle nostre scelte spicca la spettacolarità di New Orleans Pelicans-Cleveland Cavaliers, dove trovano posto nel nostro quintetto Tyreke Evans da una parte e LeBron James dall’altra. A San Antonio Nick Young ruba la scena a Kobe Bryant nei Lakers, mentre a Minneapolis Russell Westbrook porta alla vittoria gli OKC Thunder. CHiude il quintetto un centro dimostratosi decisivo per il successo di Detroit su Phoenix: Andrè Drummond.
Tyreke Evans (31-10-2): Davis si fa male dopo solo 6′ a causa di una gomitata al petto ed il leader della squadra diventa il numero 1, che già 2 sere fa a Dallas aveva totalizzato sempre 10 assist ed un punto in meno rispetto a ieri sera, dove si è superato con una prestazione trascinante e concreta contro una delle pretendenti al titolo, i Cleveland Cavaliers. 13 canestri a segno in 39′, grande altruismo nei confronti dei compagni e la certificata sicurezza di essere il secondo uomo più importante dei Pelicans dopo il terribile classe ’93
LeBron James (41-5-5): ok, Cleveland perde ancora, ma come fai a non mettere tra i migliori 5 uno che ti segna 41 punti? Il prescelto tira con un ottimo 17/24, per almeno 3/4 di gara è l’unico in grado di impensierire la difesa dei Pelicans e come al solito ci mette l’anima per provare a colmare le grosse lacune dei Cavs. I compagni si svegliano troppo tardi, quando ormai Evans e le 8 triple di Anderson hanno già fatto volare New Orleans. Questi 2 ko consecutivi faranno vacillare molte “presunte” certezze dei Cavs, spetta a LeBron il compito di non far cadere nel panico la squadra
Nick Young (29-1-1): all’AT&T di San Antonio tutti si aspettavano Kobe Bryant, vicino al sorpasso di punti realizzati ai danni di Michael Jordan, ed invece la scena se la prende “Swaggy P”. Giocatore di talento indiscusso e capace di giocate clamorose, spesso però non sempre connesso alla realtà a causa di una testa che definire pazza è un eufemismo. Ma contro gli Spurs campioni in carica il numero 0 regala la miglior vittoria della stagione ai Lakers. 9/14 al tiro con 6 triple messe a segno, l’ultima è decisiva per il punteggio finale. Tempo supplementare, 110-109 per i padroni di casa a 3″ dalla fine, Young tira da posizione siderale, canestro della vittoria
Russell Westbrook (34-6-6): il ciclone Westbrook si abbatte su Minnesota con tutta la sua potenza. Le solite penetrazioni, marchio di fabbrica del giocatore californiano, mandano nel panico completo la difesa dei T’Wolves, che non ha i mezzi per arginarne la potenza fisica e tecnica. Non ci sono dubbi su chi sia l’MVP della gara, il numero 0 ancora una volta si dimostra manna dal cielo per dei Thunder in continua risalita dopo il ritorno della coppia Westbrook-Durant
Andre’ Drummond (23-1-14): Detroit torna finalmente al successo dopo 14 ko consecutivi, battendo nel finale i Phoenix Suns. Grande artefice del successo dei Pistons è Andrè Drummond, il nostro centro di oggi, dimostratosi tentacolare ed estremamente mortifero verso ogni pallone vagante nei dintorni del canestro. Dei 14 rimbalzi metà sono offensivi, tanto per testimoniare l’irruenza del numero 1. Una delle poche certezze in questa disastrata stagione per i Detroit Pistons
Enrico Cunego
