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La vittoria di Garcia: Adem Ljajic si è preso la Roma

A Roma Rudi Garcia gode, giustamente, di un credito infinito, avendo preso una squadra allo sbando dopo tre campionati sconcertanti ed avendola guidata al ritorno nell’Europa dei grandi. Detto ciò, ognuno ha le proprio stravaganze, e quella del tecnico francese consisteva nel difendere, sempre e comunque, in ogni circostanza, dopo ogni prestazione deludente, Adem Ljajic, definito, di volta in volta, “talento”, “giocatore con una marcia in più”, “calciatore dalle doti straordinarie” e chi più ne ha più ne metta. Siamo sinceri (ed io intendo esserlo), fino a qualche settimana fa questa strenua difesa di Garcia nei confronti del serbo risultava, sovente, petulante e fastidiosa. Sentimenti spazzati via come polvere difronte all’improvvisa esplosione dell’ex Viola.
A FARI SPENTI- Doveva andare via in Estate, quando buona parte dei supporters della Roma auspicava la cessione di Ljajic, arrivato solo l’anno prima. Con l’acquisto di Iturbe, e l’attesa maturazione di Destro, il serbo sembrava ormai relegato ad un ruolo di scarsa importanza nello scacchiere di Garcia. Tra i pochi a non pensarla in questo modo, per fortuna di Ljajic, era proprio il suo allenatore, che, anche in virtù di un necessario turn-over, e dei guai fisici di Iturbe, ha spesso e volentieri concesso una maglia da titolare al serbo, il quale lo ha, finalmente, ripagato con i fatti.
LEADER A SORPRESA- Il gol contro il Parma non ha illuso nessuno. D’altro canto, lo scorso anno Ljajic aveva esordito con una magia contro il Verona, segnando poi a Bologna e Lazio, deludendo, in seguito, per il resto della stagione. La rete al Chievo, e soprattutto la prestazione, hanno lasciato intravedere un barlume di una speranza, che, per Garcia, era una certezza. Nelle ultime quattro partite, infine, Ljajic si è preso la Roma, diventandone il trascinatore. Gran gol contro il Torino, decisivo contro l’Atalanta con un gol ed un assist ed ancora di più nel salvare i giallorossi dalla prima sconfitta in casa tra le mura amiche, contro il Sassuolo.
L’ARMA IN PIU’- Di questa fantastica squadra, Totti è e resta il fuoriclasse assoluto. Gervinho ed Iturbe, con la loro velocità, possono fare la differenza sempre e comunque. Ljajic, tuttavia, può rappresentare la vera arma in più della Roma, quella che nessuno si aspettava. La tecnica non è mai stata in discussione, l’abilità nel dribbling nemmeno. Il serbo sembra invece aver trovato quella continuità e quella propensione al sacrificio che, fino ad ora, gli erano mancate. Garcia sorride, perchè aveva ragione: Ljajic si è preso la Roma.
Matteo Masum
