Ciclismo
Vuelta: presentazione della tredicesima tappa
Tappa numero tredici alla Vuelta. Il percorso sarà mosso, insidioso e offrirà terreno fertile a uomini di classifica e outsiders. La corsa spagnola si svilupperà quest’oggi in Cantabria, nell’area di Santander. 190 chilometri circa da Belorado ad Obregòn. La prima parte è tranquilla e in lieve discesa. I 60 chilometri iniziali non diranno molto sullo sviluppo della tappa, ma potrebbe esserci qualche tentativo per una fuga da lontano.
SENZA UN ATTIMO DI TREGUA – Dopo la prima fase, si scatenerà la corsa. Nessuna asperità impossibile, ma i tre Gpm che caratterizzeranno la tappa non lasceranno tregua. Due i traguardi intermedi. La prima ascesa (III categoria) è di undici chilometri circa, le pendenze saranno dolci, ma porteranno la carovana della Vuelta verso una discesa molto tecnica, lunga 25000 metri. Le strade saranno strette e non mancheranno le curve. Occhio alle possibile cadute in questa fase. Poi si risalirà lungo il Puerto de la Braguia (III categoria) e l’Alto del Caracol (II categoria, scalata più dura della giornata), con un intervallo di 10 km in leggera discesa. Conclusa la salita, ancora discesa e poi 25 km di falsopiano. La tappa si deciderà probabilmente negli ultimi duemila metri, dove il gruppo affronterà un’ascesa all’interno del Parque de Cabarceno. Le pendenze arriveranno fino al 10%, ma si spianerà in alcuni punti. Duri gli ultimi metri.
I FAVORITI – Per un qualunque appassionato di ciclismo, il quadro dei favoriti è chiaro. Sarà una tappa per scattisti, vista la morfologia degli ultimi chilometri. Valverde (secondo della generale) cercherà di strappare secondi importanti a Contador, mentre Purito Rodriguez potrebbe cercare un successo di tappa. Da tenere d’occhio anche Fabio Aru, che ha dimostrato due giorni fa di poter dire la sua in salita. Possibile tuttavia l’arrivo in fondo di una fuga da lontano.
Antonio Casu
@antoniocasu_