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Fiba World Cup, Girone B: il Senegal gela la Croazia, Grecia in scioltezza, l’Argentina col fiatone contro le Filippine

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CROAZIA – SENEGAL 75 – 77

Il Mondiale entra nel vivo offrendoci la prima grande sorpresa della manifestazione: la Croazia di Jasmin Repesa, reduce da due successi in altrettante gare contro Filippine ed Argentina, esce con le ossa rotte dall’Arena di Siviglia contro un avversario all’apparenza decisamente abbordabile: il Senegal, trionfatore con il punteggio di 77-75. La formazione africana, che bissa il successo di ieri su Porto Rico dopo la sconfitta all’esordio contro la Grecia, gioca una partita agonisticamente strepitosa lasciandosi trascinare da una prestazione sontuosa del proprio giocatore simbolo: Gorgui Dieng, il centro dei Minnesota Timberwolves autore di una gara da 27 punti, 8 rimbalzi e 3 assist. Una gara che vede subito una Croazia forse un po’ troppo sicura dei suoi mezzi messa in difficoltà dalla squadra di coach Sarr. Dario Saric guida i suoi al risicato vantaggio di 18-16 alla fine del primo quarto, ma nel secondo inizia il “Deng-show”: 16 punti e 7 rimbalzi che tramortiscono i balcanici e spediscono gli euforici africani sul 42-31 a fine periodo. Alla ripresa del gioco dopo l’intervallo lungo la Croazia cerca di rimettere in carreggiata la gara con i punti di Ante Tomic dalla lunetta, ma Deng e compagni mantengono la calma e resistono al ritorno europeo fino alla fine. Nell’ultimo quarto Bogdanovic e compagni provano l’assalto finale, ma la troppa fretta e le poche idee vanificano ogni tentativo di rimonta. Finisce così con la gioia euforica degli africani, consci di aver compiuto un’impresa contro una formazione molto più quotata ma apparsa fin troppo sicura di se quest’oggi.

Croazia 75 – Lafayette (5 punti), Simon (6), Hezonja (2), Saric (15), Tomic (14) -quintetto iniziale-, Bogdanovic (15), Ukic (3), Zoric (4), Markota (2), Andric (3) y Rudez (6)

Senegal 77 – Dalmeida (15 punti), Maleye N’Doye (9), Faye (11), Ndour (-), Dieng (27) -quintetto iniziale-, Badji (4), N’Diaye (5), Diop (5), Mamadou N’Doye (1) y Niang (-)
ARGENTINA – FILIPPINE 85-81
Torna al successo l’Albiceleste dopo il ko rimediato contro la Croazia di Bogdanovic e Saric, sconfitta – oggi – dal Senegal di Dieng. A farne le spese l’ostica formazione delle Filippine, che ha fatto tremare non poco i più quotati avversari per aggiudicarsi la posta in palio. Sin dall’inizio di gara, infatti, l’Argentina si rende conto che dovrà faticare le arcinote “sette camicie” per avere la meglio della compagine asiatica: le Filippine partono subito forte, piazzando un tremendo break che le porta avanti 12-2. I sudamericani, però, sono tutt’altro che domi e a beneficiarne è lo spettacolo in campo, con Scola e Campazzo a guidare la rimonta, De Ocampo e Dalistan a respingerla e il primo quarto va in ghiaccio sul 25-22 per le Filippine. Nella seconda frazione altro break (7-0) degli asiatici, ma l’Argentina non cede un solo centimetro e gli intramontabili Scola, Prigioni e Mata ribaltano la situazione fino al 43-38 dell’intervallo. Nel terzo quarto, l’Albiceleste mette il turbo, ma le Filippine restano a galla fino a meta tempo (48-48), prima del terribile break (10-0) firmato da Prigioni e Scola che valgono il +15. La risposta degli asiatici è nelle mani di Alapag e Blatche, ma all’ultima frazione di gara si arriva sul 71-61 per gli argentini. Le Filippine si rifanno sotto (71-66) all’inizio dell’ultimo quarto, poi Scola ed Alapag mettono il proprio sigillo sul finale da thriller che porta il match sull’82-81 per l’Argentina a 2′ dal termine. Le speranze di rimonta restano, però, solo nobili velleità per le Filippine, che si arrendono sui tre liberi di Nocioni che fissano il punteggio sul definitivo 85-81.
Argentina: Scola 19, Campazzo 9, Prigioni 8, Hermann 10, Nocioni 9 – quintetto titolare – Gallizzi ne, Mata 17, Laprovittola 10, Gutierrez 3, Delia ne, Bortolin ne, Safar ne.
Filippine: Tenorio 3, William 11, De Ocampo 18, Norwood 6, Blatche 14 – quintetto titolare – Alapag 15, Chan(-), David ne, Fajardo 6, Dalistan 6, Aguilar 2, Pingris 0
Antonio Guarino (@GuarinTony)
PORTORICO-GRECIA 79-90
La Grecia si sbarazza anche di Portorico ed approfittando della sconfitta croata rimane l’unica squadra a punteggio pieno del girone. La terza vittoria di questo mondiale per gli uomini di Fotis Katsirakis è ottenuta contro un Portorico che viene spento tra secondo e terzo quarto. L’inizio di gara vede Calathes e compagni piazzare un parziale di 8-2 che sembra indirizzare la gara verso i colori bianco-blu, ma dopo il black-out iniziale viene fuori la  grinta di Reinaldo Balkman, perno fondamentale della nazionale latinoamericana che guida i suoi verso il 19-20 con cui si chiude il primo quarto. Il secondo inizia con la tripla di Carlos Rivera che segna il 22-20 con un Balkman incontenibile che raggiunge i 10 punti piazzando il 27-25. Ma a questo punto si sveglia la Grecia che grazie ad Antetokoumpo e Calathes effettua il contro sorpasso prima della tripla di Zisis che segna il 33-41 con cui si chiude la prima parte di gara. Al rientro dagli spogliatoi i greci prendono il largo grazie ai 27 punti complessivi del periodo e trascinati da Zisis e Borousis volano sul 68-52. Ultimo parziale e Grecia che continua a volare a ritmi insostenibili per Arroyo e compagni, che piombano anche al massimo svantaggio di 21 punti. Negli ultimi 6 minuti i bianco-blu si rilassano consentendo agli avversari di rifarsi sotto fino al 79-90. Alla fine i 21 punti di Barea ed i 23 di Balkman non bastano: troppo forte il collettivo degli ellenici. Per Porto Rico è la terza sconfitta di fila ed un avvicinamento all’addio al Mondiale.
PORTO RICO 79 – Balkman (23 punti), Barea (21), Galindo (5), Huertas (6), Santiago (6) -quintetto iniziale- Clemente (6), Diaz (0), Franklin (1), Rivera (10), Sanchez (1)
GRECIA 90 – Borousis (12 punti), Calathes (14), Papanikolau (4), Printezis (5), Zisis (19) -quintetto iniziale- Antetokoumpo (15), Glyniadakis (1), Kaimakoglu (9), Mantzaris (0), Sloukas (5), Vasileiadis (4), Vougioukas (2)
Enrico Cunego

21 anni, veronese, studente di Scienze Politiche all'Università degli Studi di Milano. Lo Sport la mia più grande passione e si spera, un giorno, che raccontarlo possa diventare il mio lavoro. Il mio obiettivo è quello di fornire un'informazione dettagliata e completa a tutti i lettori di SportCafe24, sperando di trasmettervi le emozioni che lo Sport sa regalare

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