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Football

Euro 2012, Italia-Inghilterra 0-0 (4-2 dcr) – Le pagelle di Sportcafe24

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 ITALIA

BUFFON 7,5 – Semplicemente un mostro. Con un intervento di grande reattività in versione pallavolista evita che la partita si metta in salita già dai primi minuti. Poi sventa un altro paio di situazioni pericolose fino all’epilogo thrilling dei rigori: la traversa di Young è beneaugurante perchè ricorda quella di Trezeguet nel 2006, stavolta però oltre a fare da portafortuna ci mette del suo parando il successivo tiro di Ashley Cole. Grandioso.

BALZARETTI 6,5 – Con lui sull’out mancino è davvero tutta un’altra musica. Si propone sempre in appoggio alle azioni offensive e non concede nulla dietro: è arrivato alla piena maturazione.

BONUCCI 7,5 – Partita spaventosa, nel senso buono. Qualcuno si ostina ancora a dire che non è un giocatore da Nazionale, lui smentisce i detrattori nel migliore dei modi. Ovvero annullando Rooney, uno degli attaccanti più forti del pianeta. Bonnie lo annichilisce facendolo sembrare quasi l’ultimo arrivato. Grande, grandissima rivincita.

BARZAGLI 7 – E’ una sicurezza, ad oggi forse uno dei difensori centrali più importanti del panorama calcistico mondiale. Efficace e perentorio negli interventi, non sbaglia una virgola. Guida la difesa con autorevolezza e personalità. Muro.

ABATE 6 – Timido ed insicuro nel primo tempo, nella ripresa si sveglia e regala molte sgroppate delle sue. Esce stremato. Dall’89’ MAGGIO 6 – Dovrebbe garantire freschezza e rapidità, sembra un po’ bloccato dall’emozione. Ma l’impegno c’è.

PIRLO 8,5 (IL MIGLIORE) – Partita pazzesca. Porta a spasso due o tre inglesi alla volta: i poveri malcapitati di turno provano affannosamente a rubargli palla, ma riuscirci pare un’impresa impossibile. Poi senza nemmeno guardare cambia gioco da un lato all’altro grazie alla sua superlativa vista periferica. Quando apre il compasso sono dolori, il problema è che lo fa talmente tante volte che gli avversari dopo averlo rincorso e combattuto a vuoto non possono che rimanere a guardare stupiti e rapiti. Inermi, a bocca aperta. Perchè è cosi che ti lascia Pirlo. In campo dà l’impressione di poter fare quel che vuole quando vuole, sempre col pallone incollato ai piedi. Poi s’inventa il rigore deluxe: cucchiaio dolce dolce che beffa Hart e restituisce sicurezza a tutti gli azzurri. Probabilmente il suo penalty è la chiave per la rimonta dagli 11 metri. Immenso.

MARCHISIO 7 – Combatte dal primo all’ultimo minuto, è fosforo allo stato puro. Con lui dietro hai sempre un difensore in più e davanti ti ritrovi a disporre di un attaccante aggiunto. Uomo ovunque.

MONTOLIVO 6,5 – Bene, bravo, ma niente bis. Peccato. Nei 120 regolamentari garantisce grande qualità, una spanna sopra l’abulico Thiago Motta del quale prende il posto nello schieramento iniziale. Poi, quando è il momento di tirare il rigore, ha la faccia spaurita di chi subisce troppo l’importanza del momento. Ed infatti sbaglia. Se si decidesse a tirar fuori la personalità diventerebbe uno dei migliori centrocampisti europei.

DE ROSSI 6,5 – Pronti via, s’inventa un destro pazzesco da 30 metri che sbatte violentemente contro il palo. Poi la solita gara di completezza assoluta, mix di quantità e qualità, sino all’infortunio che lo costringe ad uscire. Dall’81’ NOCERINO 6,5 – Entra in campo con la grinta che lo contraddistingue e ringhia addosso a tutti gli inglesi. Energy Nocerino si prende pure la responsabilità di calciare il rigore, con Hart che lo sbeffeggia quasi a voler impaurire colui che considera un novellino. Il nostro però è uno di quelli impavidi, tira il penalty perfettamente e poi esulta orgoglioso davanti al suo rivale. Teniamolo in considerazione per la semifinale.

CASSANO 6 – Sottotono, Fantantonio non riesce mai davvero ad entrare in partita. Un bell’assist per Balotelli, qualche buon pallone tenuto e qualche altro smistato, poco altro. Però si vede che ci crede e ci tiene. Contro la Germania attendiamo il salto di qualità: se si sveglia una volta per tutte non ce n’è per nessuno.  Dal 79′ DIAMANTI 7 – Non è abituato a giocare partite di questo livello, eppure non sembrerebbe. Determinato all’inverosimile, combatte su tutti i palloni e poi sfodera un’invenzione delle sue, col tiro-cross insidiosissimo che va a stamparsi sul palo. Dulcis in fundo realizza il quinto rigore, quello dell’apoteosi. Un finale d’oro per un Diamanti in forma smagliante.

BALOTELLI 6,5 – La sua partita è una contraddizione assoluta. Già, perchè Balo s’impegna e si sbatte, ma sotto porta proprio non riesce ad incidere. Si divora un gol clamoroso nel primo tempo, poi prova a farne un paio pazzeschi – prima in sforbiciata, poi in mezza rovesciata – senza fortuna. Ma il suo peso specifico è di quelli che si sentono. Primo rigorista, lui che è freddo come il ghiaccio ovviamente non sbaglia. E poi esulta. Finalmente.

All. PRANDELLI 8 – Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Ha costruito una Nazionale da sogno, che gioca in maniera egregia e combatte con lo spirito dei veri guerrieri. Quando ad inizio gara Balotelli non ne imbrocca una, Prandelli non lo scuote con foga ma continua a spronarlo ed incitarlo: tattica che si rivela vincente, col senno di poi. I giocatori danno l’anima e nel contempo raggiungono livelli di possesso palla simili a quelli degli alieni spagnoli. I gol latitano, le occasioni no. Soltanto per colpa di una sfortuna incredibile si ritrova invischiato nella lotteria dei rigori, ma l’Italia è troppo forte anche li. Inglesi distrutti, mission accomplished. Adesso sotto con la Germania, per il remember del 2006. E non diciamo altro…

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HART 6,5 – Dovrebbe andare a scuola di rinvii, ma peraltro è un signor portiere. Sempre attento, compie un paio di parate importanti e trascina la squadra ai rigori. Dove in realtà potrebbe evitare di fare lo sbruffone con Nocerino, ma anche questo fa parte del gioco.

A. COLE 5 – C’era una volta un terzino che figurava nella Top 3 mondiale del suo ruolo. Adesso è rimasto un giocatore buono, nulla più. Cole difende discretamente ma non sfonda mai sulla propria fascia di competenza, che poi un tempo era la sua caratteristica predominante. Ieri era esplosivo, oggi sembra quasi pigro. E poi sbaglia il rigore che stende definitivamente l’Inghilterra.

TERRY 7 – Eh si, lui invece è ancora uno dei migliori. Fa valere il fisico e la classe: con Mr.John i funamboli Balo Fantantonio non hanno vita semplice.

LESCOTT 6,5 – Rapido, concreto, tosto. Esce a testa altissima dalla sfida con l’amico Balotelli, consapevole di averlo limitato abbastanza. Ed ha anche un bel carisma.

JOHNSON 6 – Senza infamia e senza lode, controlla la sua zona e non mette mai la testa fuori dalla propria metà campo.

YOUNG 5 – Presentato come uno degli esterni più devastanti della Premier League, evidentemente ieri sera deve aver mandato il cugino di terzo grado, quello scarso. Non fa niente che sia degno di nota, poi sbaglia pure il rigore. Serataccia.

GERRARD 6 – Probabilmente era fuori condizione, perchè stavolta non riesce proprio a fare la differenza. Si limita a smistare il traffico ed a contrastare come può le incessanti avanzate italiane. Pochino.

PARKER 5 – Non garantisce filtro, dalle sue parti gli azzurri vanno che è una meraviglia. E non ci mette nemmeno un briciolo di cattiveria agonistica. Dal 95′ HENDERSON sv

MILNER 5 – In linea con i compagni di reparto capitan Gerrard escluso, prova ampiamente insufficiente. Dal 61′ WALCOTT 6 – Spaventa l’Italia nelle azioni di ripartenza con la sua velocità supersonica.

ROONEY 6 – Riesce a combattere con tutta la difesa italiana, e non è poco. Ma predica talmente tanto nel deserto che col passare del tempo si scioglie pure lui. Anche perchè il Bonucci di ieri era un avversario quasi insormontabile.

WELBECK 5 – Le sue qualità le vedi a sprazzi, ma non è assolutamene incisivo. Sostituito a metà secondo tempo. Dal 61′ CARROLL 5 – Dovrebbe garantire peso e gol, non fa altro che rallentare l’azione in maniera impietosa.

All. HODGSON 5 – L’Italia mette a nudo tutti i problemi che erano stati abilmente nascosti nel girone. L’Inghilterra, la sua Inghilterra, è decisamente inadeguata per competere ad altissimi livelli. Con nazionali più modeste come Francia, Ucraina e Svezia se l’era cavata bene, ma quella del Belpaese è davvero una squadra di grande rango, una big per intenderci. E allora l’unica speranza è quella di chiudersi e pregare che arrivi il minuto 120, cosi ce la si gioca ai rigori. Perde pure li. Ma non eravamo noi i catenacciari?

 A cura di Vincenzo Galdieri

 

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