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Il parroco di Oppido e il suo messaggio d’amore: “Prendete a schiaffi il giornalista”

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“Coloro che nella loro vita seguono questa strada di male, i mafiosi, non sono in comunione con Dio: sono scomunicati, disse due settimane fa papa Bergoglio durante la sua visita pastorale in Calabria. “La vostra terra tanto bella conosce i segni di questo peccato: l’adorazione del male e il disprezzo del bene comune. Questo male – aggiunse il Santo Padre di fronte alla moltitudine di fedeli convenuta nella piana di Sibariva combattuto, va allontanato, bisogna sempre dirgli di no perché la ‘ndrangheta è adorazione del male.

Mons. Francesco Milito

Mons. Francesco Milito

NEL NOME DEL BOSS – Se Cristo si è fermato a Eboli, il solenne anatema del pontefice è rimasto confinato fra le montagne della Sila e il massiccio del Pollino. A Oppido Mamertina, infatti, piccolo centro di 5400 anime arroccato sulle pendici dell’Aspromonte, non l’ha sentito quasi nessuno, né le istituzioni locali né tanto meno quelle religiose. Chi comanda, laggiù, è un’altra autorità, e anche la Madonna – come è noto – è stata obbligata a piegare il capo in sua presenza. “Si è inchinata la statua, non la Madonna”, puntualizza subito la Conferenza Episcopale Italiana. “Ho preso le distanze in modo immediato – si affretta a precisare il vescovo di Oppido Mons. Francesco Milito in un’intervista a Radio Vaticana – e quindi c’è la più grave riprovazione per quanto successo. Mi sono riproposto di approfondire la cosa, adesso sono in partenza per alcuni impegni pastorali, e quindi prendere poi provvedimenti molto energici una volta che la valutazione di tutti gli elementi sia ancora più completa”.

DE PROFUNDIS SUD – Ok. Al suo ritorno Mons. Milito troverà parecchie cose da approfondire, questo è sicuro, e vedremo quanto saranno energici i suoi provvedimenti. Come valuterà, ad esempio, la terrificante esortazione a schiaffeggiare il giornalista (Lucio Musolino del Fatto Quotidiano) “sfuggita” a don Benedetto Rustico durante la Santa Messa e nella Casa del Signore? Sarà possibile salvare faccia e parroco? E cosa penserà il buon pastore di un gregge di “pecorelle”, le sue, che sembrano…un pochino smarrite (guarda il video)? Che rimproverano con velata minacciosità il giornalista per il suo “sgarro” e gli fanno capire che “qui non è aria”? E quale penitenza riserverà Monsignore alla pia donna col dito medio alzato?

“Quando non si adora il Signore – disse Papa Francesco pochi giorni fa e a pochi chilometri di distanza dalla Diocesi di Oppido – si diventa adoratori del male, come lo sono coloro i quali vivono di malaffare e di violenza. Già. E chi ha preso davvero le distanze da certi adoratori, almeno per ora, sono solo i carabinieri.

Enrico Steidler

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