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Juve Atomica, riabbraccia Giovinco. Preso anche Verratti, rimarrà un anno a Pescara
TORINO, 20 GIUGNO – E’tornata la Vecchia Signora: l’appeal di un tempo, basta rifiuti o tentennamenti, risorse in abbondanza grazie ad un impianto di proprietà e agli introiti derivanti dalla partecipazione alla prossima Champions. Giovinco, Verratti, Isla ed Asamoah: deve ancora terminare Giugno e i bianconeri sono protagonisti assoluti del mercato. E ora manca solo il top player.
BENTORNATO A CASA SEBA, ANCHE SE.. – Manca l’ufficialità, apparsa con un comunicato per pochi secondi ieri sul sito del Parma, giustificato con l’intromissione di un hacker subito rimosso, ma lo stesso dg Leonardi conferma: ” E’ stato fatto un passo avanti importante, c’è stata una grande dimostrazione da parte della Juve di credere nel calciatore, siamo abbastanza vicini, dobbiamo fare alcune valutazioni anche noi e poi si vedrà“. 12 mln di euro più comproprietà da definire, di giovani promettenti quali Beltrame e De Silvestro, o dei già noti Motta e Padoin. Un affare quindi da 15 mln per riscattarne l’altra metà, non sarà il top player vociferato da settimana in casa Juve, ma la cifra spesa per Giovinco lo è eccome. La brusca ed inattesa accelerata della dirigenza bianconera apre però sospetti in più di qualcuno, motivati anche da un abbondanza in attacco che deve ancora accogliere il bomber tanto atteso: e se la ” formica atomica ” servisse come mera merce di scambio da inserire in un grande affare? Cavani, magari. La Juve non ha mai creduto al 100% nell’ex Parma, l’allenatore sarà lo stesso che lo scorso anno ha acconsentito al rinnovo del suo prestito in galloblù, e la collocazione tattica, anche per volere del ragazzo, è quella di seconda punta, perfetta per un 3-5-2, inadatto da esterno nel 4-3-3. Se Matri è l’unica vera prima punta dello scacchiere, nel ruolo destinato a Seba di spalla, ci sono Quagliarella, il più duttile dei 4, e soprattutto Vucinic, che difficilmente accetterebbe la panchina, anche per quanto dato nell’anno del tricolore. E in tutto questo, manca ancora Van Persie, Cavani, Higuain, Lewandoski o Destro, da aggiungere al reparto. Forse troppo, anche per una squadra che ambisce a competere degnamente su tuti i fronti. La spesa esercitata indicherebbe la volontà di puntare forte su Giovinco, ma il rischio che uno dei punti forti dell’anno scorso, l’unione dello spogliatoio, si rompa, è elevato, per info chiedere a Roma delle bizze di Vucinic. In più con l’arrivo del top player, uno fra Matri e Quagliarella sarebbe costretto a partire: ecco quindi che l’ipotesi di Giovinco come pedina torna in auge: anche perchè il budget già speso dalla Juve comincia ad essere importante, e siamo neanche a fine Giugno.
VERRATTI, LA JUVE FRA PRESENTE E FUTURO – Anche per questa trattativa manca solo l’ufficialità, ma l’incontro di ieri fra il duo Marotta-Paratici e il Presidente del Pescara Sebastiani ha portato ad un esito positivo della vicenda: 7 mln di euro agli abruzzesi più qualche giovani in prestito o comproprietà, ancora da definire. Condizione necessaria ed imprescindibile, la permanenza del talento pescarese ancora per un anno in maglia biancoazzurra, anche per volere stesso di Verratti, desideroso di giocare in serie A con la maglia della propria città. E’l’erede naturale di Pirlo, reinventato da Zeman regista dopo un inizio di carriera da trequartista, ripercorrendo quindi le stesse tappe del fuoriclasse bresciano. Un anno in serie A in quel di Pescara sarà importante per la sua crescita e l’eventuale passaggio in bianconero l’anno successivo, non bruciare le tappe è fondamnetale, e la scelta del ragazzo da quest punto di vista dimostra già ottima maturità. Una Juve pigliattutto, quindi: da Asamoah ad Isla, passando per Giovinco e Verratti; oltre ad un attaccante c’è da aspettarsi anche l’arrivo di un terzino o di un centrale, prima che si ritenga chiuso il mercato in entrata. Le risorse non mancano, anche se a questo punto qualche vendita sarebbe necessaria, per rinverdire le casse e non sovraffollare una rosa che comincia a diventare fin troppo ampia, con i rischi di gestione che ciò comporta.
Orazio Rotunno
