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Playoff Nba: un super George prolunga la serie con Miami
In una delle peggiori prestazioni di LeBron James (probabilmente della sua carriera) Indiana ha battuto di misura i Miami Heat grazie a una straordinaria prestazione di Paul George, autore di un sensazionale secondo tempo. La serie, ora sul 3-2 per gli uomini di Spoelstra, può essere chiusa stanotte all’AAA, in Florida, assicurando agli Heat la loro quarta presenza consecutiva nelle Finals, nonché la quarta vittoria consecutiva dell’Eastern Conference di NBA.
FOULS TROUBLE – Un James così poco incisivo, e con così pochi minuti giocati non lo si vedeva da tempo. A 7:40 dal termine del terzo quarto aveva già commesso cinque falli, costringendo Spoelstra a farlo sedere in panchina. I problemi in realtà erano cominciati già nel primo quarto, quando James aveva commesso due falli nel primo quarto segnando solo due punti. Secondo e terzo quarto senza nessun punto; solo cinque nell’ultimo quarto. È tornato in campo a 10 minuti dal termine per riprendere in mano la partita, ma non è stato sufficiente. Miami non si è comunque lasciata abbattere dall’assenza del suo leader; Wade, Bosh e Allen (53 punti complessivi) hanno saputo tenere a galla la squadra, e hanno permesso a James di entrare nel finale per provare la rimonta (sfiorata a 15 secondi dalla fine con una tripla sbagliata di Bosh). Nel finale Battier ha protestato per una rimessa affidata ai Pacers dopo una palla toccata quasi contemporaneamente con Paul George, decisione comunque difficilissima da prendere. In gara 6 LeBron dovrà stare attento a centellinare i falli e non cadere nelle provocazioni degli avversari, specialmente di Lance Stephenson.
NON SOLO JAMES – Nonostante Miami esca sconfitta, visto il contributo degli altri giocatori, si può dire comunque soddisfatta di aver tenuto testa alla prima classificata della Eastern Conference, senza il contributo del proprio miglior giocatore. Questo deve far riflettere molto Indiana, che Venerdì in Florida si ritroverà un LeBron James decisamente determinato a invertire la rotta. A sorpresa, una delle migliori prestazioni dei Miami è arrivata anche da Rashard Lewis, davvero incontenibile questa notte con i suoi tiri da tre (6-9 3FG) che hanno portato agli Heat 18 punti. Nelle prossime partite di certo non si potrà contare sempre su quest’eccelso contributo di Lewis, ma di certo si è dimostrato un giocatore caldo (non a caso Spoelstra lo sta inserendo nel quintetto iniziale nelle ultime partite). Chris Andersen invece, per ora riposa, probabilmente ritenuto non adatto agli accoppiamenti con i Pacers.
GEORGE POWER – I 37 punti messi a referto da Paul George (di cui 21 solo nel secondo tempo con cinque triple) ci hanno fatto vedere di cosa è capace PG24. Se i Pacers hanno prolungato la serie è sicuramente merito suo: efficientissimo in attacco (15-28 FG), ma soprattutto rapace nel recuperare i palloni (ben 6 steal). Altro fattore della partita, nonché della serie è Roy Hibbert, che gioca a sprazzi, ma i suoi 13 rimbalzi (di cui ben 7 offensivi) fanno la differenza. Ultimo protagonista da menzionare di Gara 5 è ovviamente Lance Stephenson, che sta facendo davvero di tutto per provocare gli avversari e scatenare una maxi rissa. Prima disturba LeBron soffiandogli nell’orecchio; poi addirittura si intromette in una piccola riunione in casa Heat, in cui coach Spoelstra stava dispensando consigli. A parte queste stravaganze, Stephenson è comunque un giocatore di cui Indiana non può fare a meno. Uno dei falli di James è stato provocato proprio da lui, che ha rubato palla a LeBron e lo ha costretto al fallo poco dopo la metà campo. Paul George dovrà fare di tutto questa notte per riportare la serie a Indianapolis e giocarsela a Gara 7 davanti al proprio pubblico, ma sarà un impresa a dir poco proibitiva. Davvero pensate che LeBron possa sbagliare due partite consecutive?
Walter Molino (@matchbeth)