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L’Italia ci crede, Germania unica big a vincere. L’editoriale di SportCafe24

Al via l’Europeo subito le prime sorprese, crolla l’armata Oranje; la Germania vince di misura. L’Italia ferma la Spagna campione in carica; Francia ed Inghilterra non si fanno male; Super Russia e Croazia!
GRUPPO A – La prima giornata del Campionato Europeo, si è aperta, a sorpresa con il pareggio tra Polonia e Grecia. Al Narodowy di Varsavia, lo spettacolo sugli spalti era notevole, e l’entusiasmo dei Polacchi idem. La formazione di Smuda non è per niente da sottovalutare, potendo contare di Top Player come Lewandowski, Blaszczykowski, Piszczek o Obraniak (3 di questi 4 sono giocatori del Borussia Dormund, fresco vincitore del secondo Meisterschale consecutivo). Il primo tempo era stato senza storia. La Polonia aveva dominato, e l’1-0 era un risultato stretto, specie visto che la Grecia aveva prodotto ben poco in attacco. Poi con l’ingresso di Salpingidis al posto di uno spento Ninis le cose sono cambiate e la squadra di Santos ha acciuffato il pareggio e sfiorato la vittoria. La Russia invece ha spazzato via una piccola Repubblica Ceca, una delle peggiori degli ultimi anni. La squadra di Advocaat è una delle rivelazioni della prima giornata; fantastico Dzagoev, che già avevamo ammirato nel CSKA, ma fantastica è la fluidità di squadra e la maturità che ha ormai acquisito Arshavin. Con la vittoria di Venerdì la Russia potrebbe aver acquisito una consapevolezza che forse le mancava e che potrà fare la differenza. Specie perché è candidata ad uscire vincitrice in uno dei gironi più morbidi, Polonia permettendo.
GRUPPO B– La prima grandissima delusione dell’Europeo è l’Olanda. Gli oranje guidati da Van Marwijk sono stati battuti da una modesta Danimarca, squadra ben organizzata senza talenti eccessivi. I riflettori, specie quelli del calciomercato, erano tutti puntati su Robin Van Persie, ma si sono amaramente spenti, vista la sua deludente prestazione. I vari trequartisti come Sneijder o Robben non sono mai riusciti a trovare il guizzo giusto, neanche Huntelaar nel finale mette la zampata vincente. E’ Krohn-Dehli, ala 29enne del Brondby, a regalare la vittoria alla sua squadra. L’Olanda nel secondo tempo ha fatto vedere qualcosa specie con Sneijder, ma adesso non potrà più sbagliare. Anche nell’88, quando Van Basten e compagni si aggiudicarono la competizione, gli oranje persero la prima partita. Coincidenze? Il big match Germania-Portogallo ha mostrato una cosa in particolare. Loew ha una scala gerarchica molto chiara. Se ne infischia della iper stagione di Gotze o dei 17.5 mln sborsati dal BVB per aggiudicarsi Marco Reus. A completare l’attacco con Muller, Ozil e Gomez c’è Podolski. Giocatore totalmente diverso dai primi due. La panchina della Germania, figurerebbe titolare in molte altre nazionali. Questa è un’arma in più. Il Portogallo sembrava una squadra ben organizzata, ma manca di una punta centrale di livello. Helder Postiga non ha convinto del tutto. Ronaldo ha fatto il possibile. Ma è un colpo di testa del solito Gomez a regalare i 3 punti ai tedeschi.
GRUPPO C – L’Italia è una delle sorprese della prima giornata. Molti critici erano pessimisti alla vigilia del match con la Roja. Del Bosque “scopiazza” l’idea Barcellonista di giocare con Fabregas prima punta. Ma è chiaro che è andata molto male. Nel primo tempo la Spagna punge pochissimo. Silva è chiamato a fare il Messi con evidenti limiti. L’ingresso di Torres ha aperto un po’ la difesa di Prandelli ed ha prodotto risultati migliori, ci sarebbe da scommettere che nella prossima partita Torres sarà schierato dal primo minuto. Peccato per Balotelli, prestazione definita “generosa” da Prandelli, ma alla fine pesa tantissimo l’episodio a tu per tu con Casillas. Di Natale vince sicuramente il duello con il suo compagno, dimostrandosi più cinico. Esperimento De Rossi “libero” totalmente riuscito. Ormai il “capitan-futuro” della Roma sa adattarsi a qualsiasi posizione, e l’idea di Luis Enrique è stata ripresa con successo dalla Nazionale. Giaccherini probabilmente ha un po’ deluso, come deluso sarà Balzaretti, che si è visto “defraudato” da un calciatore che ha un ruolo diverso. Il tornante del Palermo, potrebbe dare un apporto maggiore nelle partite successive, sarebbe il caso di provarlo. Esordio negativo per Trapattoni che viene travolto per 3-1 da un’ottima Croazia. Bisogna stare attenti a questa squadra. Contro di noi gli basterebbe anche un pareggio, e potrebbe essere letale mettere solamente un altro punto nella colonnina “punti” per i ragazzi di Prandelli. L’organico croato era molto superiore a quello Irlandese, e la differenza nei 90 minuti si è vista. Era la partita più importante per il Trap, che adesso deve fare un’impresa per andare avanti.
GRUPPO D – Il Big Match Francia-Inghilterra delude le attese, visto che entrambe le squadre si sono divise un punto senza farsi troppo male. Può avere una logica non farsi male a vicenda, ed in effetti durante la gara, specie l’Inghilterra, è stata molto attendista. La Francia è stata migliore. Nasri è un giocatore ormai consacrato, che crea scompiglio e fa molto male alla difesa inglese. Ribery da rivedere, Benzema si sacrifica molto per la squadra. Una delle sorprese è Debuchy, il terzino destro del Lille, molto seguito da alcune squadre italiane. Un giocatore così dinamico ben figurerebbe nel nostro campionato. Le assenze per Roy Hodgson pesano troppo, Lampard, Cahill e Rooney per un’altra partita ancora sono assenze davvero pesanti. Welbeck non può dare l’apporto del suo collega al Man Utd, per quanto promettente e giovane possa essere. Molto coraggiosa la scelta Chamberlain, che però non paga assolutamente. Molto male sia lui, che Ashley Young, un po’ tutto l’attacco inglese ha deluso. La favola Shevchenko è degna di nota. Con una doppietta regala 3 punti importantissimi alla sua nazionale, e può far sperare alla sua gente un improbabile quarto di finale. L’ex attaccante del Milan, si è dimostrato ancora affamato di goal, e tutti i rossoneri si saranno lustrati gli occhi nel vedere il loro ex bomber ancora in goal. La Svezia ha sempre il solito problema degli ultimi anni. Così come all’Europeo 2008 è una squadra che ruota solo ed esclusivamente attorno ad Ibrahimovic, il quale stasera ha fatto il possibile, ma l’impossibile non lo sa ancora fare (almeno non in campo internazionale). Quasi impossibile per la Svezia andare avanti adesso.
a cura di Walter Molino
