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La Bari aspetta il 12 maggio. Chi saranno i nuovi padroni

Archiviata la sconfitta dei biancorossi al San Nicola contro il Latina, oggi sarebbe dovuto essere il giorno della svolta societaria ma così non è stato. Intanto molti si iniziano a chiedere come mai soltanto ora ci sia il boom della vendita dei biglietti.
UNA TRA QUATTRO – Oggi alle 11, presso la sezione fallimentare del Tribunale di Bari, il giudice delegato Anna De Simone ha aperto le buste con le offerte dei pretendenti alla presidenza all’acquisto del Bari. Tra le quattro società candidate, solo la F.C. Bari 1908 che fa capo a Gianluca Paparesta (ieri in tribuna est), rappresentante di un gruppo di imprenditori del Nord Italia, ha fatto un’offerta. Nessuna busta da parte delle altre possibili pretendenti: la Bari Calcio s.r.l. dell’imprenditore bresciano Francesco Ghilardini, sostenuto da una cordata con industriali pugliesi; la S.C.F.C. Bari Sport di Alessandro Di Bello e Luciano Dalfino (delegati da un gruppo turco) e la S.S. Calcio Bari di Marcello Felli e della Edra Investiments Limited (con alle spalle un fondo di investimenti di Londra). Tutte e tre si sono tirate indietro.
IL RIGETTO DELL’OFFERTA E IL RINVIO – Alle 11.09 il giudice De Simone ha aperto la busta con l’offerta del gruppo Paparesta, comprensiva di 4 pagine di documentazione ma non dell’assegno di 3 milioni, condizione essenziale. L’avvocato Biga, in rappresentanza del gruppo Paparesta, ha chiesto di poter intervenire, ma la De Simone ha rifiutato l’intervento del legale, ritirandosi per prendere una decisione. Decisione che arriva a mezzogiorno con il giudice che afferma che l’offerta giunta non presenta i requisiti essenziali, e che pertanto l’asta è da considerarsi deserta. La prossima asta si terrà il 12 maggio.
Marco Sciscioli
