Calcio Estero
Premier League, lotta Champions: l’Everton adesso ci crede

La giornata numero 34 di Premier League ha scritto un altro capitolo di quella che, secondo molti, è la stagione più divertente e incerta di sempre. Il campionato inglese è ancora senza padrone, con tre compagini a giocarsi il trono e altrettante che sognano ancora un posto nella prossima Champions League. Protagonista come non mai la città di Liverpool, coi Reds che pregustano un titolo che manca in bacheca da 24 anni, e l’Everton sempre più in pole per l’ultimo posto utile per la massima competizione continentale.
SORPASSO TOFFEES – Gli uomini di Roberto Martinez, vincendo sul campo del Sunderland per 1 a 0 (decisivo l’autogol di Wes Brown) hanno momentaneamente riscavalcato l’Arsenal al quarto posto con 66 punti. I Gunners, per ora fermi a 64, avranno la possibilità di rimettere in naso davanti domani sera, in caso di vittoria nel non facile derby col West Ham, alla ricerca di 3 punti per la matematica – o quasi – salvezza. I Toffees hanno dalla loro una migliore condizione atletica, oltre che il vantaggio negli scontri diretti grazie al secco 3-0 rifilato ai Gunners nello scorso turno. I londinesi d’altro canto sembrano in crisi ormai da parecchio tempo, e hanno faticato non poco per avere la meglio anche sul piccolo Wigan in semifinale di F.A. Cup. Probabilmente gli sforzi della truppa di Wenger saranno concentrati proprio su questo obiettivo, col rischio di fallire per la prima volta dopo oltre 15 anni l’accesso alla Champions. Il calendario potrebbe dare una mano all’Arsenal, visto che nelle ultime partite l’Everton dovrà ospitare sia il Manchester United che il City.
SOGNI INFRANTI – Proprio lo United sembra aver definitivamente alzato bandiera bianca. La rimonta delle ultime settimane è cominciata troppo tardi, e i 9 punti di distacco dall’Everton costituiscono un ostacolo difficilmente scavalcabile in sole 5 partite. Certo, lo scontro diretto già citato potrebbe accorciare il gap, ma Moyes sa benissimo che solo un intervento divino potrebbe fargli salvare la stagione. Stesso discorso per il Tottenham, che col 3-3 maturato sul campo del WBA ha visto sfumare una volta per tutte i sogni di gloria, alimentando i rimpanti per non aver sostituito prima Villas-Boas.
Simone Viscardi
