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Napoli: il gol del flop non è scienza, è arte…

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Aurelio de Laurentiis, Napoli
Flop 11 anti-Napoli

Flop 11 anti-Napoli

Sei un calciatore mediocre sul viale del tramonto? Sei un  giovane di belle speranze col piede quadrato e il talento zero? Sei uno di quei bidoni esteri che arrivano in Italia come grandi promesse ma non centrano la porta neanche per sbaglio? Non preoccuparti! Con anni di esperienza l’area (di rigore) Napoli è pronta a risolvere, almeno per una giornata, tutti i tuoi problemi! Perché non saremo mai una squadra da Scudetto, ma da una squadra da sogno sì… il tuo! Ma vieni a scoprire come facciamo: il nostro metodo GARANTITO ti sorprenderà! Nonostante fosse ancora pieno inverno, la brezza calda e delicata di Mergellina si faceva già sentire nei polmoni di quell’uomo. Non bellissimo, ma sicuramente atletico, muscoli e tatuaggi appesi come trofei sotto una maglia troppo aderente che non nascondeva una leggera pancetta di stravizi. Alla sua destra il mare di Napoli che rombava forte e sicuro, alla sinistra la sequela di hotel di lusso che gli avevano indicato come punto d’arrivo.  – Qui è tutto bellissimo, ho fatto una cavolata a non venire quando ne ho avuto l’occasione – pensò mentre due ante di ingresso si scostarono automaticamente al suo passaggio. Era dentro l’hotel, ora avrebbe dovuto rivolgersi subito alla receptionist.

Dietro al bancone lo attendeva una donna alta e slanciata, non solo per merito dei tacchi, tailleur grigio a incorporare il prosperoso seno, occhi da cerbiatta, trucco quanto basta, una spilletta con una N attaccata al taschino del tailleur; restò un attimo incantato, poi le si rivolse “Salve, avevo un appuntamento riservato per oggi alle tre. Può indicarmi la stanza del Presidente?” “Salve, la aspettavamo: il Presidente non si occupa direttamente di queste cose, ma sarò io a spiegarle tutto. Prego, mi segua”. Scoprendola oltre la linea della reception, l’uomo poté notare che anche il fondoschiena non era da meno del resto – Sì, ho fatto proprio una cazzata a non venire qui – pensò mentre la donna lo fece entrare in una camera spoglia: due sedie, una scrivania, un computer ultimo modello e poco altro. Lei si accomodò dietro la scrivania, lui di fronte a lei. Medico e paziente, per una cura molto speciale.

LA TRATTATIVA – “Allora, in che modo possiamo aiutarla? Conosce i nostri servizi: siamo specializzati nel farci segnare da chiunque, quando e come vuole. Lei deve solo indicare il minuto(approssimando), l’azione desiderata, compagni ed avversari che vuole coinvolgere ed il gioco è fatto. Al resto pensiamo noi, prego” . Sconvolto da tanta efficienza, il calciatore ci mise un po’ a rispondere “Beh, io vorrei farmi rimpiangere dall’Italia che mi ha scaricato senza troppi complimenti! Per carità, non sono un fenomeno, ma non è colpa mia se mi avete strapagato e poi… il vostro campionato era troppo difficile, l’allenatore era un perfezionista del cavolo e mi scocciavo. Per questo voglio qualcosa di spettacolare, già me lo immagino: prendo la palla da solo, salto tre dei vostri giocatori correndo in orizzontale e poi sparo una fucilata nel sette. Lo voglio nei minuti finali, è il gol che deve condannarvi! Finalmente capiranno chi sono!”. La donna annota tutto, fa un conto unico e porge la fattura al giocatore, scambiandola con il suo assegno già pronto. Siete meravigliosi – prosegue il calciatore – ma come fate? Addirittura la garanzia soddisfatti o rimborsati! Ma perché tutto questo, a parte i soldi, ovvio?

IL SEGRETO – E’ un segreto, ma lei mi è simpatico e voglio svelarle qualcosina. Non temiamo fallimenti, abbiamo risolto casi irrisolvibili: abbiamo fatto diventare Moscardelli un cannoniere letale, abbiamo resuscitato Horvath, Lanzafame, abbiamo saputo cedere alla furia agonistica di Reginaldo e Radovanovic e abbiamo già  un sacco di nuovi appuntamenti. Presto faremo segnare uno con il nome da Pokemon, Gyomber, sconosciuto ai suoi stessi genitori, e uno tipo pugile…mi pare si chiami… Ah, ecco, Monzon! E se vuole il perché, glielo dirò: deve sapere che il nostro presidente si diletta nella commedia italiana e ha avuto un grande sogno. Chiudere idealmente il ciclo degli attori anni 90′ e far recitare i calciatori. Già pronto il titolo: a 15 anni da The Bodyguards, le guardie del corpo che non guardavano nulla, sarà presto girato The telepass – la difesa aperta a tutto. Ecco perché lei dovrà firmare anche la liberatoria per il trattamento delle immagini, a fine partita. Si tranquillizzi, tanto è un film, diremo che lei ha recitato al San Paolo durante una pausa estiva. Tutto chiaro? ” Tutto chiarissimo, lui si era sempre visto come una star e fece un sorriso sornione di assenso. Tornarono verso la porta e all’uomo venne un’ultima splendida idea “Senta, nel film che farete, posso comparire col mio nome d’arte?” “Certo, mi dica come preferisce signor…..” “Basta, dammi del tu, e chiamami come tutti mi conoscono qui: Trivela!”

Modestino Picariello

Ogni collegamento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è interamente frutto della libera fantasia dell’autore che in tal modo declina ogni responsabilità per possibili offese presenti nel testo.

Polemico, pedante, pignolo, poco fedele al suo nome (la modestia è dannosa se sei consapevole dei tuoi limiti) ma molto al suo cognome ( piccolo bandito, che fugge dai recinti dell'informazione a un coro solo). Perché leggermi? Perché sono chiaro, informato e motivo precisamente ogni mia opinione

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