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Euro 2012, Report -3: la giornata del Girone C

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DANZICA, 5 GIUGNO – Tre giorni all’inizio degli Europei 2012, 72 ore e avrà inizio uno degli spettacoli più affascinanti che questo sport ha da offrire. Escluse Brasile ed Argentina si scontreranno dall’8 giugno al 1 luglio le più forti nazionali di tutto il mondo. 5 titoli mondiali e 3 europei sul piatto del girone C, le due ultime vincitrici della coppa del mondo e Irlanda e Croazia, fra le outsider principali che la kermesse offre. Tutto lascia presagire un evento sportivo tra i più attesi ed entusiasmanti degli ultimi anni. Manca poco, e la passione è pronta ad esplodere.

SPAGNA – E’la grande favorita con Olanda e Germania, salvo sorprese uscirà fra questo terzetto la vincente degli Europei di Polonia ed Ucraina. Le furie rosse arrivano in condizioni non esaltanti fisicamente, aldilaà delle defezioni di Puyol e Villa, e lo dimostrano le ultime uscite amichevoli. Ma alzi la mano chi non metta la Spagna fra le candidate di diritto al bis dopo il trionfo ad Euro 2008. Una tripletta, compreso il Mondiale di Sudafrica 2012, che assumerebbe dimensioni storiche, mai nessuno vi è riuscito prima d’ora. E se c’è una squadra capace di tali imprese  proprio quella composta da u mix perfetto quali merengues e blaugrana, con un pizzico di David Silva, Llorente e Torres in più. Affronterà un girone difficile, ma dovesse passarlo, come largamente prevedibile, sarebbe in tempo per riacquisire la forma migliore e a quel punto, con le qualità tecniche a disposizione, difficilmente potrà lasciarsi sfuggire l’appuntamento con la storia.

CROAZIA – La notizia che nessun croato avrebbe voluto apprendere, soprattutto a così pochi giorni dall’inizio del campionato Europeo: la Croazia si presenterà il 10 giugno contro l’Irlanda del Trap senza uno dei suoi giocatori più rappresentativi, Ivica Olic del Bayern Monaco ha infatti rimediato uno strappo di un muscolo della coscia destra, infortunio che lo terrà lontano dai campi per almeno 6 settimane. Olic verrà quindi sostituito dalla riserva Kalinic, classe ’88, proveniente dal Dnipro e considerato in prospettiva il futuro della nazionale croata. Il ct Bilic dovrà quindi reinventarsi completamente una squadra che sembrava pronta per essere la sorpresa di Euro 2012 e dovrà far ancora più affidamento sui grandi veterani della squadra, Eduardo e Modric su tutti.

REPUBBLICA D’IRLANDA – Nell’amichevole contro l’Ungheria, la Repubblica d’Irlanda deve accontentarsi di un pareggio senza reti che però le consente di portare a 14 i risultati utili consecutivi. Cosa ancora più importante per gli irlandesi, tutti e 17 i giocatori impiegati sono usciti incolumi dalla sfida, poche ore prima di prendere l’aereo per Gdansk. La squadra di Giovanni Trapattoni, che inizia il cammino a EURO 2012 contro la Croazia il 10 giugno, non sfodera la sua prestazione migliore ma dimostra comunque solidità contro un’Ungheria dinamica, che ben impressiona. Un temporale ritarda l’inizio della gara, e la questione è capire quale squadra si adatterà per prima alle condizioni climatiche. E’ l’Irlanda che, grazie alla forza nel gioco aereo di Kevin Doyle, al settimo minuto va vicina al vantaggio quando John O’Shea ci prova di testa sul bel cross dalla destra di Damien Duff. La risposta ungherese è immediata: Balázs Dzsudzsák è grande protagonista nel centrocampo ungherese e costringe Shay Given a due difficili parate, la seconda d’istinto su un tiro reso insidioso da una deviazione. L’Ungheria domina ed è sfortunata a non andare in vantaggio prima dell’intervallo: ottimi le prestazioni nella difesa irlandese di Richard Dunne e Stephen Ward. Giovanni Trapattoni sostituisce Given e Doyle con Keiren Westwood e Jonathan Walters all’intervallo, decisione delicata a pochi giorni dal torneo. Sono altre cinque le sostituzioni nella ripresa. Forse l’obiettivo è quello di coinvolgere il maggior numero possibile di giocatori. Proprio uno dei nuovi entrati, Westwood, si supera sul tiro di Dzsudzsák, mentre Walters va tre volte vicino a sbloccare il risultato. A finire meglio è però l’Ungheria che va anche vicina a piazzare il colpo del ko con Imre Szabics, ma la sua conclusione all’84’ viene salvata sulla linea da Stephen Hunt.

Giornalista pubblicista, coordinatore presso SportCafe24 da oltre due anni. Amo lo sport in ogni sua forma e disciplina, raccontandolo con la voce di chi spesso non ne ha una, con un unico valore trainante. La verità: nel più profondo dei suoi significati.

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