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Salute: Pigri a rischio cuore, mentolo e freddo contro l’obesità

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pigrizia

Thomas Edison diceva che “la pigrizia è l’intelligente e fantasiosa madre di molte invenzioni”. Se, però, il vostro mestiere non è l’inventore, forse sarebbe meglio rimboccarsi le maniche: perché il lavoro nobilita? Oppure perché darsi da fare riduce lo stress? Forse, ma soprattutto perché essere pigri nuoce gravemente alla salute.

NEURONI ALLUNGATI – Secondo uno studio di alcuni ricercatori di Detroit, precisamente della Wayne State University School of Medicine, gli scansafatiche potrebbero sviluppare alla lunga problemi cardiovascolari. La logica arriva a  suggerire che, grazie al mancato moto atletico, la cosa era già risaputa. In realtà si è visto che le cose non stanno proprio cosi: analizzando 2 gruppi di topi, il primo libero di muoversi (con la presenza anche di una ruota), e il secondo costretto invece ad essere inoperoso, le differenze a livello neurologico erano evidenti: gli scienziati hanno notato l’allungamento dei neuroni, allungamento che portava ad una modifica anche dello stimolo nervoso.

mentolo

Il mentolo aiuterebbe a bruciare calorie

Il ricercatore Patrick Mueller afferma che “questi cambiamenti anatomici e funzionali possono aumentare la sensibilità dei neuroni agli stimoli eccitatori e contribuire ad aumentare il rischio di incorrere in patologie cardiovascolari. La nostra ricerca dimostra che l’inattività modifica perfino il cervello. Lo studio è stato condotto sui topi, ma ci fa ipotizzare che ciò possa accadere anche nell’uomo e indurre a un aumento del rischio di patologie cardiache”.

FRESCHEZZA TOCCASANA – Sempre parlando di scansafatiche, ma questa volta restringendo il cerchio all’ambito sportivo, una buona notizia è arrivata per i cosiddetti sedentari: secondo uno studio dell’Università di Padova, il mentolo sarebbe in grado di combattere l’obesità. La ricerca, pubblicata anche su Molecular and Cellular Endocrinology, ha evidenziato la capacità dell’olio essenziale ricavato da questa pianta di poter indurre il consumo di grassi da parte del tessuto adiposo bianco, producendo calore. Tutto deriverebbe dalla proprietà del mentolo di indurre una sensazione di freddo a contatto con la cute e le mucose. Proprio il freddo stimolerebbe, quindi, il grasso a bruciare calorie per riscaldare il corpo. Il tutto va a confermare la tesi del Maastricht University Medical Center, dove un team di ricercatori ha osservato che, durante l’esercizio fisico, ma non solo, il dispendio di energia a temperature più basse, può arrivare ad essere anche del 30% in più, con conseguente aumento anche delle calorie bruciate.

Luca Porfido

 

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