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Tennis, Australian Open: Roger Federer vola in semifinale con Nadal
Ok, d’accordo, forse è un po’ presto per i proclami stile “Il ritorno del Re”. Quello che è certo però è che nel quarto di finale degli Australian Open, contro Andy Murray, si è rivisto il Federer dei tempi belli, lo splendido atleta capace di dominare qualsiasi avversario – tecnico come lo scozzese o prettamente fisico come Tsonga – e di sfoderare colpi sensazionali nei momenti topici del match. Una qualificazione ottenuta schiacciando il rivale per tutto l’arco dell’incontro, vinto 6-3 6-4 6-7 6-3 ma che sarebbe potuto essere ancora più corto se King Roger non avesse sprecato due match point nel tie break del terzo set, l’unico momento della partita gestito al di sotto della perfezione da parte dello svizzero. Le prime due frazioni scivolano via senza intoppi per Federer, aggressivo il giusto e spietato nello strappare i break decisivi a un Murray anonimo. La tattica dello svizzero è chiara: azzannare fin da subito alla gola Murray per sbrigare la pratica in meno tempo possibile. Dopo un terzo set equilibrato e, come già detto, deciso al tie break, la quarta frazione si rivela decisiva. Roger alza ulteriormente il livello del suo Tennis, costringendo Andy a salvare ben 9 palle break prima di capitolare definitivamente, consegnando incontro e qualificazione all’ex numero 1 del Mondo.
RIVALITÀ CONTINUA – A proposito di numeri 1, in semifinale Federer sarà chiamato a scrivere un altro capitolo della sfida che ha infiammato i cuori degli appassionati di Tennis nell’ultimo decennio. Avversario dello svizzero, per l’ennesima volta, sarà Rafa Nadal, che senza brillare supera 3-6 7-6 7-6 6-2 il giovane Dimitrov. Bulgaro capace di mettere in seria difficoltà un Rafa in giornata no, ma abile nel rimontare il match sfruttando gli eccessivi regali donati a lui dall‘inesperto avversario. Sempre difficile fare pronostici su incontri così equilibrati, ma la sensazione che arriva dal cammino dei due contendenti in questi Australian Open è quella di un Federer in forma strepitosa, come da anni non gli capitava, galvanizzato dai metodi di allenamento introdotti dal nuovo coach Edberg. Dall’altro lato, Nadal non ha mai brillato nel corso dei match disputati sin qui, apparendo spesso in difficoltà fisica e vincente solo grazie all’esperienza e all’abitudine a disputare partite del genere.
DONNE – Restando in tema pronostici, è sempre più inutile e dannoso farne a riguardo del tabellone femminile. Prima Serena, poi la Sharapova e infine anche Vika Azarenka sono state spodestate dal trono di superfavorita.
Per la bielorussa fatale il quarto di finale con la polacca Radwanska (6-1 5-7 6-0). Alla Azarenka solo le briciole di un secondo set utile solo a salvare l’onore. Accede alla semifinale anche la slovacca Cibulkova, vittoriosa 6-3 6-0 nei confronti della rumena Halep.
DOPPIO – Terza finale consecutiva. Bastano queste parole a descrivere l‘impresa compiuta dalla super coppia del Tennis italiano. Sara Errani e Roberta Vinci si guadagnano la possibilità di difendere il titolo conquistato l’anno scorso, eliminando senza nessun problema la coppia Peschke (R.Ceca)- Srebotnik (Slovacchia). Il 6-1 6-4 finale è sintomatico di una coppia sempre più affiatata e affamata di vittorie. La finale sarà una sorta di Fed Cup in terra “Aussie”, opposta alle azzurre vedremo infatti una coppia tutta russa: Makarova-Vesnina.
Simone Viscardi