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Calcio Estero

Supermarket Southampton: dopo le dimissioni di Cortese iniziano i saldi?

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La “tempesta perfetta”. Non per il Southampton, naturalmente, che rischia un terribile naufragio, ma per molti altri sì: dalla Premier League alla Serie A, i club di mezza Europa ora volteggiano sulla potenziale vittima alla deriva come famelici rapaci pronti a sferrare l’attacco decisivo e a strappare i bocconcini più appetitosi. La crisi in cui è sprofondata la società dell’Hampshire, infatti, è di quelle gravi: il dissidio fra Katharina Liebherr, proprietaria dei Saints, e il presidente Nicola Cortese ha condotto alle dimissioni di quest’ultimo, e alle voci di un probabile disimpegno della facoltosa ereditiera (il Gruppo Liebherr, leader nella produzione di elettrodomestici e macchinari per le costruzioni, ha più di 35 mila dipendenti in tutto il mondo e nel 2011 ha fatturato 8334 milioni di euro), intenzionata – così sembra – a mettere in vendita il sodalizio acquistato nel 2009 dal fratello Markus, scomparso l’anno successivo, si aggiungono quelle sul futuro del tecnico Mauricio Pochettino – dato per sicuro partente a fine stagione – e dei giocatori di maggiore talento, da Gaston Ramirez (seguito dalla Roma) a Rickie Lambert, da Lallana a Osvaldo (da tempo nel mirino dell’Inter).

EFFETTO DOMINO“Con grande rammarico abbiamo accettato le dimissioni del signor Cortese” – inizia così il laconico comunicato emesso dalla società biancorossa – “Ha fatto un ottimo lavoro al club e desideravamo con tutto il cuore che rimanesse. Ora abbiamo iniziato la ricerca del suo successore. Nel frattempo, la vita va avanti e faremo in modo che all’allenatore, alla squadra e a tutto lo staff del club sia garantito tutto l’aiuto e il sostegno di cui hanno bisogno”. Già. Il problema, però, per i tifosi dei Saints, è che sono in molti a offrire il proprio “disinteressato” sostegno a gente come Pochettino, Clyne e Jay Rodriguez, e le dimissioni del banchiere italiano (in Inghilterra si moltiplicano le voci di un suo probabile approdo alla corte di Barbara Berlusconi) rischiano di innescare lo smantellamento del club – ora al nono posto in classifica in Premier League – al grido di “si salvi chi può”.

SINISTRI PRESAGI – La speranza di chi attende “positivisviluppi della vicenda – cioè il disarmo dei Saints – è concreta, e malgrado le rassicurazioni del club in tutta l’Inghilterra – e non solo a Southampton – si respira un’aria un po’ pesante: la notizia delle dimissioni di Cortese è sulle prime pagine di tutti i giornali, e al di là dei ghiotti risvolti in chiave-calciomercato legati alle vicissitudini del club ora guidato nella veste di non-executive Chairman dalla stessa Liebherr, una certa inquietudine serpeggia fra i resoconti dei cronisti e i titoli a caratteri cubitali. Potrebbe essere, si chiede già qualcuno, che la crisi dei Saints – a prescindere da come vada a finire – sia il sintomo di un “disagio” più diffuso di quel che sembra a prima vista? E’ un fatto circoscritto alle rive del golfo del Solent, o la premessa di altri scenari a tinte fosche?

Il giocattolo della Premier League è davvero prezioso, forse il più prezioso al mondo, ma è anche molto fragile. Gli inventori del football lo sanno, e fanno gli scongiuri.

Enrico Steidler

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