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Juventus, la maledizione del top player: storia di un’armata incompiuta

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TORINO, 1 FEBBRAIO – Una delle più grandi opere artistiche mai realizzate dall’ uomo si trova a Barcellona. Antoni Gaudi nel 1882 iniziò a lavorare a una maestosa basilica cattolica. Stupenda, imponente, sacra. Un capolavoro architettonico nonchè un simbolo dell’ intero Paese iberico. Ciò che però fa del  massimo esponente del modernismo catalano un’ opera diversa dalle altre è il fatto che non è finita. Proprio così, la Sagrada Familia è un capolavoro incompiuto. Risulta grezza, ad alcuni persino rozza. Ma proprio lì sta la sua bellezza, in quelle imperfezioni che la rendono unica. E’ imbarazzante accorgersi di come un gioiello artistico possa assomigliare in maniera pressochè identica ad una squadra di calcio.

Parliamo della Juventus. I bianconeri rappresentano, attualmente, il fiore all’ occhiello del calcio italiano. Programmazione, organizzazione societaria, progettualità, stabilità economica, stadio di proprietà, attenzione al mercato giovanile. Queste sono solo alcune delle lodevoli attitudini e del pregevole lavoro svolto dal club torinese. Anche dal punto di vista prettamente tecnico, i bianconeri sono i numeri uno in Italia e puntano decisi a primeggiare in Europa. Eppure, proprio come la Sagrada Familia, la Juve è un’opera incompiuta, bellissima ma incompiuta.

DA 99 A 100 Cosa manca ai bianconeri? E’ presto detto. La carenza in questione accomuna il lato societario a quello del terreno di gioco. Alla Juve manca un top player in attacco. Se ne parla oramai da un’ eternità. I tifosi lo desiderano, i dirigenti lo cercano, gli osservatori provano a scovarlo, ma alla fine gli acquisti nel reparto offensivo, obiettivamente il meno forte della Madama, risultano essere dei contentini o dei colpi alquanto inutili.

Lisandro Lopez e Drogba, inseguiti nella sessione di mercato appena terminata, rappresentano solo gli ultimi nomi di una lista infinita di desideri mai realizzati. Tutto cominciò qualche anno fa, quando la Juve risalita dalla B iniziava a riaffermarsi in Italia ed in Europa. L’ anno da tutti individuato come quello della svolta, finì per essere un fallimento da misero settimo posto. Gran parte della colpa fin’ sugli acquisti del calciomercato, quali Diego e Felipe Melo, sopravvalutati e sovrapagati. Da li in poi  i bianconeri iniziarono a porre le basi. Il club di Corso Galielo Ferraris ha, negli ultimi tre anni, messo a segno alcuni colpi davvero straordinari (Pogba, Vidal, Pirlo, Barzagli, Vucinic, Asamoah) che avrebbero poi portato alla conquista dello scudetto e all’ affermazione della Vecchia Signora come squadra top ed esempio da seguire per le altre italiane.

Eppure, nonostante i doverosi elogi, la Juve è e continua ad essere un’ incompiuta. Ecco, per rendere l’idea, provate per un istante ad immaginare cosa sarebbe la squadra di Conte con una punta come Cavani …. un’armata inaffondabile, per nulla inferiore a Barcellona o Real Madrid. Così, con rammarico, si evince che i vari Villa, Fernando Torres, Berbatov, Suarez, Aguero, Balotelli, Giuseppe Rossi, Dzeko, Van Persie, Jovetic, eccetera eccetera iniziano a pesare, soprattutto per un team così forte. Fa quasi rabbia vedere il lavoro di un centrocampo da apoteosi e di una difesa granitica esser sciupato da un attacco non all’ altezza della situazione.

VA BENE ANCHE COSI ? Poi c’è chi dice che la Juve sia più bella così, come la Sagrada Familia. E’ forte perchè non è imbattibile. Il vero top player è il gioco stesso. Ok ci siamo. Ma allora l’appello dei tifosi è più che valido. Se il progetto è quello attuale, se i fondi non sono abbastanza, se le possibilità di prendere un fenomeno offensivo non ci sono, basta proclami. In linea con i piani societari, è giusto non annunciare colpi da 90 per poi ritrovarsi con un pugno di mosche in mano. Galliani insegna : la prerogativa numero uno è mantenere un profilo basso.

Intanto, nel mercato invernale sono arrivati Anelka e Llorente. il primo verrà giudicato subito, mentre il secondo si vedrà all’opera da Giugno. La speranza dei tifosi bianconeri è che noi si possa rimangiare tutto quello suddetto e che la Juve da Sagrada Familia , bella e incompiuta, possa trasformarsi in un diamante perfetto, splendido e rifinito nei minimi particolari.

Antonio Fioretto