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Australian Open: fuori ‘Re Roger’, la finale è Murray-Djokovic

MELBORUNE, 25 GENNAIO – Non è bastato un grande cuore a Roger Federer per avere la meglio su Andy Murray: lo scozzese riesce a prevalere sull’ex numero uno al mondo al quinto set, e aspetta Novak Djokovic per l’attesa finale di Domenica.
GRINTA MURRAY, CUORE ROGER – Ha giocato bene, Murray, grazie a un servizio solido sia per velocità, sia per effetto della palla (21 aces contro i 5 di Federer) ma anche grazie a un’impostazione di gioco aggressiva, che gli ha permesso di chiudere con un numero alto di colpi vincenti (62) contro i soli 40 di Roger. Certo, lo spirito e l’orgoglio di un campione come Federer ha permesso di allungare al quinto set una partita che, con un altro avversario in campo, Murray avrebbe sicuramente chiuso prima. Simbolo dello spirito competitivo dello svizzero è stato sicuramente il quarto set, in cui Federer era salito sul 4-1 prima di subire la rimonta di Murray che va a servire sul 6-5: qui c’è lo scatto d’orgoglio del campione di Basilea, che riesce a controbreakkare lo scozzese e poi a imporsi 7-2 in un tie break giocato divinimente.
Nel quinto set Federer sembra accusare la fatica del lungo match giocato con Tsonga nei quarti, mentre Murray, forse anche inaspettatamente, non subisce un contraccolpo psicologico dal set perso in precedenza, salendo subito sul 3-0. Roger abbassa la guardia, subisce i game al servizio di Murray che chiude 6-2 sulla seconda palla match.
Per la prima volta Murray riesce a battere Federer in un torneo al meglio dei 5 set, riuscendo a conquistare la terza finale nelle ultime quattro edizioni dell’Australian Open (mai un set vinto finora nelle partita decisiva). Qualora riuscisse a battere Djokovic (campione a Melbourne nelle ultime due edizioni), sarebbe il primo giocatore della storia a vincere il suo secondo Slam subito dopo il primo (l’Us Open conquistato a settembre).
Federer, che nelle dichiarazioni post partita si dice contento per il torneo disputato e ammette che Murray ha meritato la vittoria, torna a casa con i migliori auspici per la nuova stagione e la consapevolezza di essere sempre in grado di giocarsela con i migliori. Alla vigilia dell’atteso rientro di Rafa Nadal, sembra che anche questo 2013 sarà all’insegna dei Fab Four.
A cura di Beppe Ruggiero
