Football
Albertini, lettera a Roberto Baggio: “Hai perso l’occasione”

COVERCIANO, 25 GENNAIO – Non si è fatta attendere la replica della Federazione Italiano Giuoco Calcio. Se Abete è stato più docile, il suo ex compagno, Demetrio Albertini, nonché Vice presidente federale, è andato giù un po’ duro con Roberto Baggio, scrivendogli una lettera aperta, pubblicata sul sito ufficiale figc.it, dove gli mostra tutto il suo disappunto per le sue dimissioni. Ecco il testo integrale della lettera:
Caro Roberto,
avendo condiviso in passato una lunga esperienza, nel Milan e soprattutto in Nazionale, per la stima che ho nei tuoi confronti e per l’amicizia che ci lega, permettimi di criticare le ragioni con cui ieri hai annunciato le dimissioni dalla guida del Settore Tecnico della Figc.
Partendo dal presupposto che nel calcio italiano ci sia molto da fare, accelerando quelle riforme necessarie a favorire la crescita del sistema e sostenendo programmi incisivi per competere a livello internazionale, in particolare sul fronte della formazione dei giovani, ritengo che con la tua scelta hai perso l’occasione di far parte del cambiamento che, chi come noi ha vissuto il campo, può dare dall’interno del sistema, sulla base della nostra personale esperienza. Perché, se è vero come è vero che il calcio ci ha dato tanto, il nostro ruolo non può non essere che quello di restituire un contributo al calcio, sapendo bene però che in questo percorso dobbiamo comprendere i punti di vista e anche gli interessi di tutte le componenti federali, distinguere gli ambiti di competenza rispettando i ruoli di ognuno, avere disponibilità al confronto e, infine, mantenere la costanza necessaria per sostenere il cambiamento in cui crediamo.
Avendoti anticipato nel percorso di dirigente sportivo, ti assicuro che, come nel calcio giocato, anche in un organo sicuramente complesso come la Figc la ricetta migliore per vincere è il mix tra il contributo delle figure più esperte e l’entusiasmo tipico dei giovani. Questo mix, insieme alla fatica di capire ed allo sforzo di condividere, è la qualità fondamentale all’interno del Consiglio federale, l’organo rappresentativo di tutte le componenti del calcio italiano, nel quale, con o senza voto, tutti abbiamo il dovere di garantire la nostra presenza, alimentare un dibattito creativo, rappresentare le nostre idee e trovare una posizione organica e condivisa per arrivare a quelle decisioni necessarie ad incidere sul futuro. Tenendo sempre presente tutto l’universo che fa parte della Figc, a cominciare da quei tanti volontari che sul territorio, con una passione straordinaria, rappresentano un settore da tutelare.
Pur rispettando la tua decisione, caro Roberto, credo dunque che con le dimissioni hai perso l’occasione di far parte di questo sistema che vuole mettersi in gioco ben conoscendo le sfide che l’attendono. Spero però che in futuro una risorsa formidabile del calcio italiano come te possa trovare un altro ruolo nel quale realizzare, in prima persona, le tue valide e indubbie competenze, secondo le modalità ed i tempi che ti saranno più opportuni. Mi piace pensare che l’abitudine ha un doppio volto: ti rassicura ma ti rende pigro e dunque anche ciò che è consolidato negli anni va cambiato. Ma continuo a pensare che il nostro ruolo sia quello di alimentare questo cambiamento all’interno della Figc.
Come disse il pittore Anselmo Bucci “La tua vita sia tessuta di delusioni piuttosto che di rimpianti”. Scenderò in campo sempre per poter raggiungere il risultato insieme ai miei compagni. In bocca al lupo per tutto quello che vorrai fare ed essere.
Con affetto,
Demetrio
Alla luce dei fatti, ognuno di noi può valutare da che parte stare: con Roberto Baggio, pensando che il mondo del calcio non accetti i cambiamenti pur avendo una situazione a dir poco degradante, oppure con Demetrio Albertini il quale sostiene che, chi come loro ha ricevuto tanto dal calcio, possa restituire tutto questo sotto forma di esperienza dal punto di vista dirigenziale. Alla fine però chi perde veramente non è Roberto Baggio e neanche Demetrio Albertini: chi perde veramente è il nostro calcio, i nostri tifosi che vedono la loro passione andare sempre più indietro senza possibilità di risalita.
Massimiliano di Cesare
