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Fiorentina-Napoli 1-1: Neto fenomeno, De Sanctis da incubo. Le pagelle

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Norberto Neto, un portiere normale protagonista di una vicenda normale

NetoVOTI FIORENTINA

NETO 8,5 (MIGLIORE IN CAMPO) – C’era la felice storia di un appassionato e sfegatato tifoso della Fiorentina, tale signor Emiliano Viviano, che dopo anni di sfortune e peregrinazioni realizza il sogno di una vita intera difendendo da titolare i pali della propria amata. Ma come in ogni bella favola, il cappuccetto rosso di turno viene infastidito dal solito, cattivo lupo feroce, che ne fa da antagonista: Montella agli allenamenti nota questo giovane prodigio brasiliano tra i pali, iniziando a schierarlo da titolare a discapito del giovane protagonista. I tifosi non ci stanno sostenendo il proprio beniamino, ma poi ecco che si scopre che in realtà il lupo cattivo era la nonnina gracile e dolce venuto in soccorso alla stessa causa portata avanti dalla nipotina Cappuccetto Rosso: fornisce prestazioni di qualità risultando spesso l’uomo in più della già fortissima squadra viola. Il giovane ha anche carattere da vendere: l’errore che è costato la vittoria col Pescara non lo ha abbattuto, anzi lo ha reso più forte. Salva più volte il risultato, compiendo dei veri e propri miracoli nel secondo tempo su Inler e Pandev. IL LIETO FINE

GONZALO RODRIGUEZ 5,5 – E’ come suo solito duro, roccioso, aggressivo in fase difensiva, non disdegnando di creare pericoli alla porta avversaria attraverso calci piazzati. Ma rischia tantissimo quando, già ammonito, commette un fallo da secondo cartellino giallo su Cavani: l’arbitro lo grazia (pareggiando un po’ la non-espulsione di Behrami), ma di aver sudato freddo ha sudato. GRAZIA CONCESSA

SAVIC 6,5 – L’intelligenza estrema dei dirigenti della Fiorentina: cedere una buona promessa, ma che per il momento è ancora tale, a suon di milioni e ricevere in cambio anche un signor difensore come il montenegrino. Non me ne abbia Nastasic, che ha grandissimo potenziale; ma Savic al City non aveva alcuna fiducia, e il suo acquisto da parte della Fiorentina è la dimostrazione pratica di come la fiducia possa valere molto più di un assegno da 30 milioni di euro e di tante promesse per giocatori appena 18enni. Montella lo premia spesso col posto da titolare, e lui si sdebita alla grande fornendo prestazioni sicure, affermate, decise. Una roccia in più nella rocciosissima difesa viola. IRONMAN

RONCAGLIA 7 – Si riprende alla grande dalla pessima prestazione col Pescara, tornando ad essere quel monumento davanti alla difesa che ha meravigliato tutti in questo campionato, fin’ora (anche in Russia evidentemente, ma alla Fiorentina da quell’orecchio non ci sentono). Se poi fai un lancio lungo che – per fortuna, per provvidenza divino o per come volete chiamarla voi – finisce in porta, vuol dire che era proprio la tua giornata. IL FORTUNATO AIUTATO DALL’AUDACIA

CUADRADO 6,5 – Inesauribile. Corre come un dannato da una parte all’altra del campo come se non ci fosse un domani, spingendo insieme a tutta la Fiorentina nel primo tempo; nel secondo tempo, però, per necessità fisiologiche cala, e con lui tutta la squadra della Fiorentina. Non una coincidenza: il suo contributo tattico è sempre più fondamentale per li schemi di Montella. INDISPENSABILE

ROMULO 3,5 – Ha il compito disgraziato di inserirsi in un centrocampo in cui la mancanza di Pizarro si fa sentire come un aereo che decolla a tre metri dal tuo orecchio, e gli effetti son disastrosi: impreciso, egoista, svogliato e superficiale, spreca palle gol e ne procura agli avversari. Non c’è da meravigliarsi che la Fiorentina voglia smerciarlo un po’ ovunque; però figlio mio, hai una possibilità del genere per giocartela ancora con la maglia Viola e tu la butti così..SCREANZATO (al suo posto MIGLIACCIO SV)

BORJA VALERO 5,5 – Forse esausto dalle fatiche di Coppa, non è brillante come al solito, e quando i ritmi calano, specialmente nel secondo tempo, la cosa si fa sentire tantissimo. E’ generoso, ha qualità enormi e queste ormai le diamo per scontate: una partita in calo ci può anche stare. FARO SPENTO

AQUILANI 6 – Fa quello che fa di solito: corre, imposta, si propone, tira dalla distanza. Ma come per Borja, anche per lui i minuti pesanti della Coppa si fanno sentire parecchio sulle gambe, svolgendo un lavoro non scarso, ma quasi da compitino. AQUILA ABBAGLIATA

PASQUAL 6,5 – Un giocatore spesso sottovalutato, ma di grandissima importanza per il gioco di Montella. Come Cuadrado, anche lui spinge tanto, rendendosi spesso pericolosissimo con i suoi cross e le sue conclusioni. Fondamentalmente, da tutto se stesso in ogni partita: non sarà Bale, ma ha tanta voglia ogni volta che scende sul campo, con l’ordine di aggredirlo da una parte all’altra. (NO) ORDINARY MAN (al suo posto TOMOVIC SV)

JOVETIC 5 – Non incide, non fa male. Poi certo, finchè uno dei tuoi compagni non ti serve di fronte al portiere smarcatissimo..Da però l’impressione di non sporcarsi più di tanto i..piedi, non brillando come potrebbe fare una stella del suo carico. In pratica, gli veniva chiesto di sbrogliare una situazione complicata con una giocata delle sue; imbrigliato nella difesa del Napoli, però, confonde e va per conto suo. DAZED AND CONFUSED.

TONI 6,5 – A quanto pare, Luca non si è fatto i fatti suoi, si è impicciato nei discorsi tra Montella e Jovetic e ha deciso di far sue le indicazioni date dal mister al montenegrino. E la Fiorentina generosamente ringrazia: è un pericolo costante tra gli uomini difensivi del Napoli, il suo movimento senza palla è sempre delizioso, e fa alla grande tutto ciò che dovrebbe fare un attaccante di sostegno, il bestione d’interno area. Non segna, è vero, ma si danna l’anima più del suo compagno di reparto: quando la voglia di giocare è più forte dell’età e delle tristissime storie personali che, purtroppo, hanno riguardato il mitico attaccante negli ultimi mesi. A TONI FORTI (al suo posto LJAJIC SV)

Fiorentina-Napoli 1-1: Cavani risponde a Roncaglia, Juventus in fuga

VOTI NAPOLI

Morgan-de-SanctisDE SANCTIS 3 (PEGGIORE IN CAMPO) – Ci pensi e dici: boh. Nel senso, il Napoli è un’ottima squadra, che con un progetto iniziato tanto tempo fa sta costruendo una squadra degna di competere per lo scudetto con la Super Juve. Ma sul serio..spendere qualche milioncino per un portiere decente proprio no? Capisco quanto De Sanctis sia legato alla tifoseria partenopea e viceversa, ma non è la prima volta che le sue magie vanno a costare punti importanti per il Napoli. Con tutto l’affetto possibile, si poteva evitare di rinnovargli il contratto e cercare un portiere migliore, perché in giro ce ne sono tanti e bravi. Persegui un progetto? Lo devi portare a termine fino in fondo. A partire dalla ricerca di un buon estremo difensore. OHMAMMAMAMMAMAMMA.

BRITOS 7 – Un titano. Da quando ha recuperato dal grave infortunio che lo ha costretto a stare fuori per qualche mese e da quando gioca titolare, il difensore ex Bologna non ne sbaglia una, che sia una. Stop imperialistici, personalità da vendere, persino spinta sulle fasce: l’impressione è che se Cannavaro tornerà ad essere titolare, non sarà lui ad essere scalzato dai tre di difesa. TITANO

GAMBERINI 6,5 – Fa suo il compito di garantire sicurezza e affidabilità al trio difensivo napoletano: gli riesce alla grande, contenendo anche l’emozione di giocare contro i suoi ex compagni, nel suo ex stadio. Esce solo per infortunio nel secondo tempo. INAPPUNTABILE (al suo posto INSIGNE SV)

CAMPAGNARO 6,5 – Non è da meno rispetto ai suoi compagni di reparto, anzi: è provvidenziale la sua chiusura su Toni nel primo tempo, per un gol che sembrava già fatto. Si danna tanto, tantissimo: l’impressione è che mancherà parecchio ai tifosi napoletani a partire dalla prossima stagione. PASSEROTTO NON ANDARE VIA

ZUNIGA 5,5– Corre, corre tanto, come suo solito, senza però incidere più di tanto sulle fasce, coperte benissimo dagli avversari viola. UN ACCESSORIO

BEHRAMI 5= – Per nulla buona la prova dell’altro ex di turno. Si fa notare solo quando viene graziato dall’ineluttabile secondo giallo, che gli sarebbe costata ovviamente l’espulsione, risparmiatagli da Bergonzi, e quando, uscendo dal campo, viene fischiato da tutti i tifosi viola. Non un bel modo di lasciare il Franchi. Di nuovo. FIGLIOL PROFUGO (al suo posto DZEMAILI 6)

INLER 6,5 – Fa sentire come sempre la sua presenza a centrocampo, e il suo sinistro – che si tratti di impostare o di tirare dalla distanza – fa sempre paurissima agli avversari. Non eccezionale come in altre occasioni, ma per il momento sembra oro in un centrocampo, quello del Napoli, rivedibile. PREDICATORE

MAGGIO 5,5 – Viene occupato per quasi tutta la partita da noiose pratiche difensive, come quelle che i colleghi di Fantozzi rifilavano al povero impiegato. Nel primo tempo soffre tantissimo la spinta sulla fascia di Pasqual; col calo dei toscani nel secondo tempo cresce alla lunga, senza mai però picchiare duro. MOLLE

HAMSIK 6,5– Non c’è niente da fare: è un giocatore che, quando hai la palla giusta, l’occasione giusta e il tempo giusto, fa male, malissimo. Da sempre il suo enorme contributo nelle ripartenze, e fornisce l’assist-cioccolatino per la testa di Cavani che vale il gol del pareggio. Un giocatore unico nel suo genere, forse ancora non costantissimo ma è colui che da l’immagine di grande club al Napoli forse più di chiunque altro, al pari di Cavani. DIAMAMSIK

CAVANI 7 – Su di lui si son spese tutte le parole del mondo; e allora lui, furbo e mica scemo, quando non ci son più parole da dire, fa parlare i suoi gol, così come i suoi gol fan parlare di lui. Sempre più capocannoniere del campionato, sempre più uomo decisivo per questo Napoli, sempre più uno dei più forti attaccanti sul pianeta. Che lo tenga o che sia costretto a cederlo, il Napoli ha trovato nell’uruguagio la sua inesauribile fonte di petrolio, che visti i tempi tristi che stiamo passando, vale un’infinità. SEMPLICEMENTE CAVANI

PANDEV 5 – Spreca tanto, sciupa tanto, invisibile per gran parte della panchina. Poi certo, se Neto ferma il tempo e sposta il pallone dalla porta.. FILE NON TROVATO

 

A cura di Giovanni Nolè

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