Serie B
Serie B: le ambizioni dello Spezia tra mercato e Devis Mangia
In Liguria si sogna in grande da quando sulla panchina delle Aquile si è seduto il tecnico Devis Mangia. Un uomo semplice, corretto, che ha cominciato il suo percorso da allenatore dalle giovanili dell’Enotria (società affiliata all’Inter), arrivando a guidare prima il Palermo nella massima serie e poi l’Under 21, con la quale si è classificato secondo all’ultimo Europeo. Amante della tattica e del calcio sacchiano, predilige un calcio offensivo, con il suo 4-2-3-1 da interpretare con sacrificio e dedizione da parte dei suoi ragazzi.
DA GERUSALEMME A LA SPEZIA – Il tecnico di Cernusco sul Naviglio ha acquisito il patentino di allenatore ad inizio luglio 2012 e dopo due settimane gli è stata affidata la promettente Under 21 di Verratti e Insigne. L’avventura nella Nazionale minore rappresenta il definitivo exploit di Devis Mangia, con la qualificazione agli Europei di Israele e lo splendido cammino fino alla finale persa a Gerusalemme contro i fenomeni della Spagna. Qualche giorno dopo darà il suo addio all’Under 21 e rimane senza squadra. Fino al 16 dicembre scorso, quando il ds dello Spezia, Giancarlo Romairone, convince il presidente Tacoli che Mangia sarebbe stato l’uomo giusto per guidare le Aquile bianche.
VITTORIE E MERCATO – Subentra a Stroppa e nelle prime due gare ottiene subito due successi contro il Lanciano al “Picco” e in trasferta a Bari. L’ultima gara dell’anno è una disfatta, con la sonora sconfitta casalinga per mano del Latina. La sosta ha permesso a mister Mangia, e ai suoi collaboratori, di conoscere meglio il gruppo e di concentrarsi sul lavoro quotidiano e sui suoi fedeli schemi; intanto, la società si scatena nella sessione invernale di calciomercato, mettendo a segno colpi importanti: il difensore Bianchetti (titolare con Mangia nell’Under 21), i centrocampisti Schiattarella e il greco Gentsoglou e negli ultimi giorni anche Giannetti dal Siena e, soprattutto, la classe e l’estro di Nicola Bellomo. Può sorridere, dunque, Mangia per il gran lavoro che sta svolgendo tuttora la società e, nel frattempo, il campionato cadetto è ripartito e lo Spezia ha espugnato il “Tombolato” di Cittadella con una prova di carattere; sotto di un gol, a causa di un’indecisione del portiere Leali, e in dieci per l’espulsione di Lisuzzo, il tecnico è riuscito a ridisegnare la squadra con un 4-3-1-1 e alla fine a vincere grazie alle reti di Ferrari e Ceccarelli, due giocatori della vecchia guardia spezzina. Sabato i liguri ospiteranno al “Picco” la Juve Stabia ultimo in classifica e, dopo aver agguantato la zona playoff, sperano di dare continuità al trend positivo della gestione Mangia, sognando chissà di giocarsi a fine stagione gli spareggi che portano nella massima serie.
CAVALIERE FOLGORATO – E pensare che dall’estate scorsa il nome di Devis Mangia era stato più volte accostato al Milan; si dice persino che il presidente Berlusconi fosse rimasto folgorato dal gioco espresso dagli azzurrini agli Europei e che vedeva in Mangia il nuovo Sacchi; poi Allegri conquistò l’accesso alla Champions e l’idea rimase nascosta in cantina. Poi, il declino dei rossoneri e del tecnico livornese fecero tornare di moda il nome di Mangia, come quello di altri allenatori, ma Berlusconi scelse l’affascinante progetto del suo pupillo Seedorf. Per il modesto e umile Devis da Cernusco sul Naviglio, per ora, va bene così, con una società che crede in lui, che non gli chiede risultati immediati e che lo fa lavorare in maniera serena come piace a lui, con i giovani. La gavetta continua com’è giusto che sia, poi un giorno chissà dove può arrivare l’uomo che ha studiato Sacchi e che mette in campo lo stesso modulo di Seedorf.
Dario Greco