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Milito e i rigori negati all’Inter: “Non credo sia normale!”
C’è chi si lamenta sempre quando le cose vanno storte (Mazzarri) e chi usa il piagnisteo come un’arma di distrazione di massa (Conte); c’è chi potrebbe lamentarsi e – giustamente – si astiene (Thohir) e chi non lo fa quasi mai e quindi, le rare volte in cui succede, si fa notare. E’ il caso del fuoriclasse dell’Inter Diego Milito, che dopo il match di ieri sera perso malamente all’Olimpico contro la Lazio si è fatto portavoce di un risentimento molto diffuso fra i nerazzurri: “Come interpretiamo gli episodi arbitrali non a nostro favore? E’ durissima” – commenta el Principe andando dritto all’obiettivo – “è un periodo che parliamo sempre delle stesse cose. Non ci hanno dato ancora un rigore a favore e non credo sia normale. C’è stato l’episodio su Rolando e poi la giocata di Guarin che poteva cambiare la gara, sono episodi che ora ci penalizzano“.
Dietrologia a parte, lo sfogo è tutt’altro che immotivato: la squadra di Mazzarri, terzo attacco del torneo con 37 gol all’attivo (solo la Juve, 42, e il Napoli, 38, hanno fatto meglio), è ancora ferma a quota zero alla voce “rigori a favore”, mentre sono già 4 quelli fischiati contro. Un saldo negativo – meno 4 in questo caso – ci può stare, naturalmente, ma è proprio quello zero ad essere singolare e mal digerito, soprattutto dopo una “doppietta” come quella appena incassata dal Biscione nelle ultime due gare (il rigore evidente negato a Palacio nel derby e quello commesso ieri sera da Dias ai danni di Rolando). L’anno nuovo inizia come era finito quello vecchio, quindi, ed è ovvio che serpeggi il malumore: “La squadra c’è ed è viva” – aggiunge l’attaccante argentino quasi a voler sottolineare il rammarico – “speriamo giovedì di poter fare una buona gara a Udine per poter passare il turno di Coppa Italia. Avevo tanta voglia di tornare in campo dopo tanti mesi, è stato bello. Però sono amareggiato per il risultato. E’ stata una sconfitta dura che non meritavamo. Ma bisogna andare avanti”.
I FATTI… – L’irritazione dei nerazzurri, poi, e la sensazione di essere vittime di un Potere ostile, si accrescono nel confronto con le fortune altrui: cifre alla mano, dopo 18 giornate di campionato la Juve capolista è a +2 (3 rigori a favore, 1 contro) come il Verona (5-3), Roma e Fiorentina sono a +4 (5-1 e 6-2), Napoli e Milan a +1 (4-3 e 3-2), Torino e Lazio sono in pari (5-5 e 2-2) e solo il Parma – fra le prime 11 in classifica – se la passa peggio della Beneamata: -6 (0-6). Le altre due squadre all’asciutto, Atalanta e Chievo, sono a -1, come Samp, Sassuolo e Bologna (3-4, 4-5 e 2-3), parità assoluta per Cagliari e Udinese (entrambe 2-2) e addirittura un +1 (2-1) per il Catania, mentre il Livorno fanalino di coda in coabitazione con gli etnei è a -3 (1-4). Tirate le somme, quindi, nella speciale classifica dei rigori l’Inter (-4) è al penultimo posto. Come se non bastasse, la singolarità statistica diventa ancora più evidente se si considera anche la scorsa stagione:
Squadra | 2012/13+18 giornate 2013/14 | Differenza | |
A favore | Contro | ||
Juventus | 14 | 6 | +8 |
Roma | 12 | 6 | +6 |
Napoli | 15 | 5 | +10 |
Fiorentina | 13 | 4 | +9 |
Inter | 5 | 11 | -6 |
Torino | 11 | 16 | -5 |
Parma | 5 | 13 | -8 |
Genoa | 10 | 9 | +1 |
Lazio | 11 | 10 | +1 |
Milan | 14 | 8 | +6 |
“Non credo sia normale”, direbbe el Principe, e tuttavia i precedenti – e le vittime illustri – non mancano, basti pensare al Milan di Capello del ’93/’94 (che vinse il titolo nonostante un’astinenza durata 47 gare) e alla Juventus campione d’Italia del 2011/2012, all’asciutto per 19 giornate di fila.
…E LE PAROLE – Ora i nerazzurri sono a quota 20 (18 + le ultime 2 dell’anno scorso), e le parole di Milito, che pure hanno il pregio della fondatezza, hanno anche il grave difetto di rimestare nel torbido e di ricordarne altre ben più circostanziate e inquietanti: “L’aria che si respira è che se non si fischia alla Juve non si sbaglia, se si sbaglia a sfavore della Juve non succede niente, vogliamo essere trattati equamente. Perché questo? È il segreto di Pulcinella. (…) Non voglio parlare del singolo episodio, ma di una statistica allarmante. Noi sviluppiamo 70-75′ nella metà campo avversaria e fino ad ora siamo la squadra che ha avuto meno rigori in assoluto. Anche le ultime in classifica ci precedono in questa graduatoria. Gli arbitri devono essere sereni nei nostri confronti, vi invito a guardare le statistiche di quanti rigori abbiamo preso e quanti ce ne hanno dati contro negli ultimi anni”.
Di chi sarà mai questa serena esortazione ad essere sereni? Risale al febbraio del 2012 ed è firmata – chi l’avrebbe mai detto – da Antonio Conte. Insomma, è tutto un complotto.
Enrico Steidler