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L’Uruguay osanna Ghiggia, eroe del “Maracanazo”

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Alcides Ghiggia

Alcides Ghiggia

Sono le storie che vorremmo sempre raccontare ma che purtroppo nel calcio sono sempre più rare. Rare, rarissime, come il talento di Alcides Ghiggia, eroe del mondiale del 1950, autore di una delle reti più famose della storia: quella che a 10 minuti dal termine della finale contro il Brasile, consegnò la coppa a un Uruguay a dir poco sfavorito e ammutolì un Maracanà stracolmo, condannando una nazione già pronta a far festa.

UN CAMPIONE DA LEGGENDA – Un gol, quello dell’1-2 finale, che fece scoppiare un vero e proprio dramma sportivo per milioni di persone che sentivano la vittoria già in tasca. Uno scatto bruciante e un destro potente, che fulminò Barbosa e fece impazzire i circa 40 tifosi della “Celeste”, il cui boato, però, si spense fra il respiro affannoso- o almeno quel che ne rimaneva – dei 200.000 tifosi carioca.
In un’intervista divenuta ormai oggetto di culto Ghiaggia dichiarò che: “Solo tre persone sono riuscite a zittire il Maracanã: Frank Sinatra, Papa Giovanni Paolo II e io”. Una frase epica, a cui però seguì, nella stessa intervista, l’ammissione dell’amarezza per non aver sentito esultare a quel gol.
Una mancanza che però, è stata colmata la scorsa notte.

MEGLIO TARDI CHE MAI – Prima della partita contro la Giordania (match che ha regalato la matematica qualificazione agli uomini di Tabarez per Brasile 2014) Ghiggia è sceso in campo con la maglia numero 50 dell’Uruguay e dopo aver assistito assieme al pubblico del “Centenario” al suo epico gol su uno schermo all’interno della struttura, si è finalmente goduto l’applauso dei 50.000 presenti, praticamente in delirio.
Un applauso, anzi, un tributo, della sua nazione verso un eroe che ha fatto la storia sportiva del paese. Quell’applauso che ha finalmente colmato un vuoto doloroso, ma ch’era già stato addolcito dalla più dolce delle favole e che farà sognare ancora milioni di tifosi del calcio.

Calogero Destro

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