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Lo scontro Berlusconi-Santoro non delude le aspettative: solito show del Cavaliere a La7

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Berlusconi seduto al posto di Santoro

Berlusconi seduto al posto di Travaglio

NAPOLI, 11 GENNAIO – Ieri, nel tardo pomeriggio, poco prima dell’ora di cena, stavo per buttare giù la bozza dell’articolo che in principio sarebbe dovuto essere indirizzato alla vicenda Marchisio-Napoli. Ma Servizio Pubblico in serata, mi ha distratto troppo, spingendomi a cambiare tema.

Degli 8 milioni e 670mila spettatori (33,59 % di share) che ieri ha registrato La7 (per altro registrando il suo career high per un usare un termine cestistico) ognuno si sarà fatto un pensiero diverso di quello che è accaduto come è giusto che sia in democrazia.

IRONIA ARIOSTESCA – La sintesi della puntata, è ormai nota a tutti, perciò preferiamo scendere nei dettagli. Il dibattito, quale doveva essere, parte sulla politica. Le giornaliste di Santoro domandano al Cavaliere perché abbia votato l’IMU in Parlamento sebbene non fosse d’accordo. Berlusconi arranca, poi si giustifica dicendo che non si poteva mandare il governo tecnico a casa dopo poco dal suo insediamento: prima incoerenza. Dopodiché arriva anche la prima gaffe. Chiede a Santoro, seppur scherzando se avesse fatto le scuole serali o l’università. Apriti cielo. Su Twitter parte l’hashtag #scuoleserali, con tutti chiaramente a difenderle. Una persona della stazza culturale di Berlusconi non può permettersi simili autogoal. La costante di tutta la serata è comunque Santoro che praticamente punto per punto commenta con ironia ciò che dice l’ex Premier mettendolo quasi in ridicolo. Il colmo per Santoro è stato riguardo i centralini Mediaset: Berlusconi per parlare con un dirigente della sua azienda avrebbe chiamato il centralino per farselo passare. Immaginate l’incredulità generale. Il Cavaliere: “Io non ho un cellulare” e Santoro: “Non le conviene averlo.

“IO NE SO PIU’ DI TUTTI” – Il video della Merkel che incredula aspetta il saluto di Berlusconi prima del vertice NATO, mentre il nostro connazionale parla a telefono con Erdogan, è l’ennesimo episodio che ci pone in ridicolo nel palcoscenico internazionale. Silvio si difende: “Se non l’avessi convinto non saremo andati da nessuna parte“. Ma era così difficile salutare un attimo la Merkel e riprendere la conversazione? Non solo cose negative. Berlusconi ogni tanto cerca di esemplificare il politichese spiegando alcuni termini tecnici, cosa che non fa praticamente nessuno in TV al giorno d’oggi, e ripetere certe cose non fa mai male. Potremmo dare meriti al leader (o no?) del PDL, se non dichiarasse ad un certo punto con sicumera, ed anche un po’ scherzosamente: “Io ne so più di tutti“, frase che rispecchia esattamente il personaggio.

LA SCARTOFFIA DEL BERLUSCA – L’arrivo di Travaglio in studio, come facilmente pronosticabile, fa degenerare la situazione. “Io non ho mai pagato nessuna donna per fare l’amore” è una delle dichiarazioni shock della serata insieme a: “Nessuno come me ha bisogno di denaro; io devo versare alla mia ex moglie 200 milioni di vecchie lire al giorno“. Poverino. Qualcuno vuole aiutarlo? Improvvisamente Berlusconi si traveste da Travaglio, tirando fuori una lettera (chiamata dopo la lettura “scartoffia” da Santoro) scritta dai suoi collaboratori contenente tutta una serie di processi per diffamazione in cui è accusato il giornalista torinese. Benissimo, ma la puntata non era di certo Berlusconi contro Travaglio, anche se molti lo auspicassero, ed è ben più grave che un politico che dovrà rappresentare il paese abbia processi a carico piuttosto che un giornalista. Quando l’ex Presidente del Consiglio torna al suo posto (su cui si era temporaneamente seduto Travaglio) assistiamo alla scena di un consumato attore di commedie. Silvio pulisce con un fazzoletto la sedia prima di risedervisi. Ovviamente sommerso dai fischi del pubblico. Saranno stati tutti comunisti, come le toghe rosse (come ampiamente ricordato ieri sera per più volte) che “non sanno neanche scherzare” ipse dixit.

BERLUSCONI CONTRO SE’ STESSO – Dopo qualche urla, arrivata anche troppo tardi rispetto ai pronostici, Berlusconi lascia lo studio prima delle vignette di Vauro, ma viene trasmesso inavvertitamente un fuori onda in cui si sente chiaramente Silvio dire: “Non fatevi infinocchiare da questi qui”. Ieri sera Twitter era un plebiscito. Il social network dell’uccellino ha bocciato Santoro, e tutti hanno scritto che a loro avviso Berlusconi avesse guadagnato consensi dopo stasera. Senza aggiungere altro, preferisco citare il pensiero di Francesco Bei, giornalista de La Repubblica che nell’edizione odierna ha scritto: “Santoro usa contro Berlusconi un’arma molto più letale, più sottile. E alla fine vincente: Berlusconi stesso. Togliendogli la maschera finale. […] Berlusconi vs Berlusconi“.

a Cura di Walter Molino

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