Arte&Cultura
Risorgimento tra arte e cibo a Genova
Il Museo del Risorgimento a Genova è la casa natale di Giuseppe Mazzini. Non solo, se si può dire così, un museo, ma anche un archivio ed una bella biblioteca specializzata: il Museo del Risorgimento è scrigno delle opere e delle memorie del Risorgimento ed oltre, precisamente fino alla seconda guerra mondiale. Il percorso museale comprende diverse ed interessanti sezioni: Genova nel Risorgimento, Giuseppe Mazzini, Goffredo Mameli e l’Inno, il Tricolore, Garibaldi e la partenza dei Mille. Tra le chicche esposte la chitarra di Giuseppe Mazzinie il manoscritto originale dell’Inno di Mameli.
MERAVIGLIE DA COLLEZIONE – Dalla commemorazione della Grande Guerra (mostra in essere dal 4 giugno 2014 al 4 novembre 2018) il percorso espositivo del Museo del Risorgimento si è arricchito di una valevole selezione iconografica. Penso a tre tempere su tavola a lunetta acquistate dal Comune di Genova nel 1931 per il Museo del Risorgimento, inaugurato nel 1915 a Palazzo Bianco, che dal 1916 ospitava una sezione dedicata alla guerra. L’acquisto era conseguente all’esposizione di uno dei cartoni degli affreschi di Santagata alla prima quadriennale d’Arte Nazionale di Roma. Il tema bellico del ciclo di affreschi, rivisitato dall’artista alla luce dell’esperienza diretta al fronte è raffigurato con scabroso realismo. Il primo affresco “L’Assalto” è preludio di quelli “Partenza” e “Ritorno” (corrispondenti ai bozzetti intitolati “La Religione e la Casa”, “La Pace”). Santagata (Genova 1888 – 1985), vale la pena ricordarlo, fu un artista poliedrico che passò dalla pittura alla scultura in metallo e terracotta fino alla realizzazione di cartoni per vetrate. Realizzò gli affreschi alla Casa Madre dei Mutilati di Roma e quelli alla Casa del Mutilato di Genova, oltre che per l’Ospedale Galliera, l’entrata del Palazzo dell’Eridania e le volte del Santuario sempre caro ai genovesi devoti Nostra Signora della Guardia. Sono opere di Santagata delle collezioni dell’Istituto Mazziniano- Museo del Risorgimento “Operai sullo sfondo di ciminiere”, “Scoppio di granata” e “Feriti con stampelle”.
FOCUS – Il Museo del Risorgimento è ampiamente frequentato soprattutto in ambito didattico e, semplificando notevolmente, comprende due modelli di mitragliatori nell’atrio ed un filmato appositamente realizzato per la nuova sezione, poi lungo le pareti della scala di accesso ai piani si trovano diversi manifesti di propaganda della prima guerra mondiale fino al piano ammezzato con la sala dedicata alle testimonianze relative all’inaugurazione del Monumento dei Mille di Eugenio Baroni, avvenuta il 5 maggio 1915 alla presenza di Gabriele D’Annunzio. Al primo piano due grandi teche ospitano i cimeli bellici tra cui gamelli, cartucciere, moschetti e fucili. Al secondo piano ammezzato documenti e cartoline propagandistiche ed un apparecchio stereoscopico in legno con immagini tridimensionali relative ad episodi della guerra realizzati dal milanese Luigi Marzocchi, mentre al secondo piano vero e proprio una interessante sezione di produzione musicale di guerra e varie fotografie.
In più al Museo del Risorgimento fino al 31 dicembre 2015 è visitabile la mostra “Da Balilla a Mazzini e Garibaldi, un percorso alla scoperta dei cibi e dei gusti alimentari dei protagonisti del Risorgimento”.
Museo del Risorgimento, Via Lomellini 11, Genova. Si ricorda l’orario estivo: lunedì chiuso, martedì dalle 9 alle 14, mercoledì dalle 9 alle 19, giovedì chiuso, venerdì dalle 9 alle 14, sabato dalle 9 alle 19 e la prima domenica del mese dalle 9,30 alle 19,30. Informazioni al numero 010 2465843. Attività didattiche e visite guidate su prenotazione.