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Elezioni 2013: Movimento 5 stelle primo partito, Camera al centrosinistra

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Beppe Grillo
Beppe Grillo, leader del M5S, primo partito del Paese

Beppe Grillo, leader del M5S, primo partito del Paese

ROMA, 26 FEBBRAIO – Trionfano il voto di protesta e i paradossi: Grillo stravince le elezioni ma non andrà al potere (perché il suo partito, che pure è la prima forza politica del Paese, non pare disposto ad apparentamenti e “inciuci”), Bersani le straperde ma ci andrà (si assicura la Camera per un pugno di voti ma in realtà perde per strada milioni di consensi, e insieme ad essi gran parte della sua credibilità), Berlusconi sfiora una vittoria clamorosa e, pur sconfitto, esce “ingigantito” dalla competizione, sia in termini di effettivo potere che di carisma.

Ma dalle urne non escono solo vincitori, sconfitti (Mario Monti, innanzitutto, il cui sogno di fare l’ago della bilancia svanisce fin dai primi exit poll, per non parlare della Lega, di Ingroia – la cui rivoluzione è drammaticamente senza popolo – di Fini, Giannino, Di Pietro, ecc., ecc.), e paradossi, ma anche l’immagine di un Paese che appare sempre più disorientato e ingovernabile.

Scontata, sotto questo aspetto, la reazione dei mercati finanziari (in rosso tutte le borse UE, Milano perde il 4,55% e lo spread schizza a quota 330), e dell’Europa, i cui leader ora si interrogano sul significato assai poco europeista del voto italiano e sulle analogie con la crisi greca. A questo punto, si chiedono già alcuni, l’Italia è un “malato” troppo “grosso” per essere trascurato, o per essere curato?

RISULTATI CAMERA
Sezioni scrutinate 61446/61446

PD/SEL 29,54% – seggi 340
PDL/Lega 29,18% – seggi 124
M5S 25,55% – seggi 108
Monti/UDC/FLI 10,56% – seggi 45
Rivoluzione Civile 2,24% – seggi 0
Fare per fermare il declino 1,12% – seggi 0

RISULTATI SENATO
Sezioni scrutinate 60431/60431

PD/SEL 31,63% – seggi 113
PDL/Lega 30,72% – seggi 116
M5S 23,79% – seggi 54
Monti/UDC/FLI 9,13% – seggi 18
Rivoluzione Civile 1,79% – seggi 0
Fare per fermare il declino 0,90 – seggi 0

a cura di Enrico Steidler