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La Juve di Motta ha la pareggite. Qual è la vera dimensione di Frattesi?
Le partite della Juventus, ormai, sono un mix incredibile di emozioni, positive o negative poco importa. Gol mangiati a porta vuota, ribaltoni, rimonte, difesa che scricchiola, attacco che fa cilecca ma che poi trova risorse dove meno te le aspetti.
Così, anche ieri sera contro il Parma, è arrivato un pareggio. Thiago Motta deve iniziare a preoccuparsi? Proviamo a capirlo, guardando alle ultime partite, alle statistiche e a una classifica che vede il Napoli di Antonio Conte sempre più lontano.
Sesto pareggio in campionato
Come dicevamo, quello con il Parma è stato l’ennesimo pareggio di questo campionato per la Juventus. Il sesto, per essere precisi, ma allungando la statistica a tutto l’anno solare si arriva a 16 pareggi in 30 gare di Serie A, più della metà. Un vero e proprio record, tanto che nessuna squadra nei principali campionati europei ha pareggiato così tante volte.
“Noi vogliamo fare tanto e a volte non riusciamo a fare quello che abbiamo in testa – ha spiegato Thiago Motta al termine della partita con il Parma – Dobbiamo mantenere l’equilibrio, giocare con la nostra idea, contro una squadra che si chiude e oggi ripartiva molto bene con i suoi esterni. Abbiamo sofferto, andavamo nella loro metà campo, loro facevano un blocco basso e con i nostri errori negli ultimi metri loro ripartivano”. E mentre la Juventus pareggia, l’Atalanta la sorpassa in classifica, stasera proveranno a fare la stessa cosa Lazio e Fiorentina, ma soprattutto il Napoli scappa. La distanza, adesso, è di 7 punti. Niente di irreversibile, certo, ma è bene invertire subito la rotta.
Frattesi è stufo, ecco le sue parole a fine partita
“Sembra che ogni volta che gioco debba dimostrare se sono bravo o meno e invece non è neanche normale segnare in ogni partita. Può capitare un periodo di appannamento, ma la bravura di un giocatore si valuta sul lungo periodo”. Davide Frattesi non ci sta e non riesce neanche a godersi la sua prima doppietta in Serie A, rifilata ieri sera ai danni dell’Empoli. Non ci sta e lo dice chiaro e tondo davanti ai microfoni: sono forte, altrimenti non sarei qui.
Il ragionamento non fa una piega, eppure i dubbi su Frattesi continuano ad essere tanti. Alti e bassi, prestazioni a volte altalenanti, una mentalità che non sembra ancora quella giusta. Eppure le statistiche parlano chiaro, così come le partite con la maglia della nazionale. Allora è normale farsi delle domande: ma qual è la dimensione di Frattesi? All’Inter è solo una riserva, ottima è vero, ma pur sempre un’alternativa. Che abbia sbagliato ad accettare l’offerta dei nerazzurri? Ci sono altre piazze, sempre di prima fascia, in cui potrebbe dare di più e giocare con maggiore continuità? Forse l’idea ha iniziato a ronzargli in testa…