Osservatorio
Che voto date al calciomercato di Roma e Lazio
Mentre impazzano, soprattutto dalle parti di Trigoria, le trattative per gli svincolati, il calciomercato vero, quello che tiene con il fiato sospeso, si fa per dire, migliaia di tifosi, è finalmente finito.
Una miriade di nomi, di profili, di voci, di rumors, messa ancora una volta in archivio. Un calciomercato che ci ha regalato delle squadre diverse, forse migliorate, di certo cambiate. Proviamo a concentrarci sulle due romane: da un lato c’è la Lazio, il cui valore della rosa si attesta sui 223 milioni di euro (fonte Transfermarkt), dall’altro c’è la Roma, che la supera di oltre 100 milioni: 332 milioni di euro. Un’estate scoppiettante per entrambe, con volti nuovi e tante cessioni. E voi che voto date al calciomercato delle romane?
Casa Lazio, giovani e idee per mister Baroni
34 milioni di euro messi a bilancio questa estate, senza contare i bonus e gli obblighi e mettendo dentro alcuni riscatti, come quello di Guendouzi, pagato 13 milioni. La prima novità della Lazio è stata in panchina, con l’arrivo di Marco Baroni. Nuove idee, nuovi dettami tattici, all’interno dei quali si vanno a innestare Gaetano Castrovilli, arrivato da parametro zero, Dele Bashiru, Nuno Tavares, Boulaye Dia, Samuel Gigot, Tijjani Noslin, Loum Tchaouna. Profili giovani (il più “vecchio” è il centrale francese Gigot, arrivato dal Marsiglia), che servivano a far ripartire un progetto che in estate ha visto l’addio di una bandiera come Ciro Immobile, la cessione in Arabia di Luis Alberto e il ritorno in Brasile di Felipe Anderson, oltre agli addii di Daichi Kamada, Luis Maximiano e Nicolò Casale.
Certo, la Lazio sembra lontana dalle corazzate di Inter, Napoli, Juventus e Milan e sembra indietro anche rispetto all’Atalanta. L’obiettivo? Un piazzamento in Europa League. Ma soprattutto far ripartire un progetto a lungo termine.
Casa Roma, tetto ingaggi più basso e calciatori di proprietà
Un progetto a lungo termine è anche quello a cui sta pensando la Roma, che viene da un calciomercato scoppiettante ma ricco di colpi di scena. Il gran rifiuto all’Arabia di Dybala, l’arrivo in queste ore di Hummels e forse di Manolas, le visite mediche saltate di Danso. In mezzo ci sono quasi 100 milioni di euro spesi, con il solo Alexis Saelemaekers che arriva in prestito e il resto tutti a titolo definitivo o con obbligo di riscatto: Manu Kone, Saud Abdulhamid, Samuel Dahl, Angelino, Enzo Le Fee, Matias Soule, Artem Dovbyk, e i due parametri zero Mathew Ryan e Mario Hermoso. Una squadra che si è tolta di dosso stipendi pesanti a iniziare da quelli di Lukaku e Renato Sanches, per esempio, ma anche non rinnovando i contratti di Rui Patricio e Leonardo Spinazzola, cedendo in Arabia Chris Smalling e Houssem Aouar, rescindendo il contratto di Rick Karsdorp, monetizzando Andrea Belotti, spendendo in prestito Tammy Abraham e liberandosi di alcuni giovani che non avrebbero trovato spazio (Joao Costa ed Edoardo Bove).
Ne esce una rosa più giovane, meno onerosa dal punto di vista degli ingaggi e soprattutto con un patrimonio di giocatori più vasto. Basta questo per tornare in Champions? Per noi no. La Roma sfiderà Lazio, Fiorentina e forse Milan per il quinto posto. E vediamo a cosa potrebbe portare.