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Quando a Florian Thauvin dissero che doveva smettere di giocare

C’è la firma di Florian Thauvin nel successo dell’Udinese contro la Lazio. Un gol e un assist, per Lorenzo Lucca. Tre punti pesantissimi messi in cassaforte. E una stagione che si prospetta interessante. “Lo scorso anno è stato difficile, ma quest’anno vogliamo cambiare le cose. Abbiamo fatto un lavoro importante durante la preparazione e vogliamo continuare così”.
Parole da leader, parole da capitano. Parole di uno che a Udine ha trovato il luogo perfetto dove stare. Il luogo perfetto da dove ripartire. Di nuovo.

Thauvin. Fonte Foto: Calciomercato.com
La profezia falsa
Thauvin inizia a giocare a calcio al FCM Ingré, squadra dei sobborghi di Orleans, per poi passare tra altre squadre giovanili fino ad arrivare al Grenoble. Qui inizia a farsi notare, inizia a stupire. Poi però succede qualcosa. Al ragazzo fa male la schiena, inizia a fare visite e lastre, per capire da dove arriva quel dolore che non gli permette di allenarsi. Alla fine si trova la causa: frattura da stress. “Non puoi più giocare a calcio” gli dicono i medici. Mettiti l’anima in pace. E come si fa a 15 anni? Come si fa a rinunciare al sogno che piano piano sta diventando realtà?
Thauvin infatti non ci pensa un attimo. Riabilitazione, esercizi posturali, allenamento. Nel 2011 arriva l’esordio con i professionisti. La prima risalita di una carriera ricca di sali e scendi.

Thauvin. Fonte Foto: Sportal
Tra Francia e Messico
È al Bastia che anche le grandi squadre iniziano a notare Thauvin. Il Lille mette sul piatto 3 milioni e mezzo, ma fa un errore: quello di farlo rimanere in prestito in Corsica un altro anno. Un anno in cui Thauvin esplode con 10 gol in 35 presenze. Arriva il Marsiglia che offre 11 milioni e se lo porta a casa e al Velodrome continua a incantare. Gol, assist, giocate. Fino a che in Francia non arriva quel pazzo di Bielsa e Thauvin si perde. Troppa tattica, troppi schemi, troppe gabbie a intrappolare un talento sopraffino, libero, anarchico. Il Marsiglia decide di venderlo ora che la valutazione è ancora alta: 18 milioni e Thauvin vola in Inghilterra, al Newcastle. Anche qui però le cose non vanno bene. Tempo sei mesi e l’esterno è di nuovo a Marsiglia, dove rimane altri 5 anni e in mezzo si prende pure la possibilità di alzare al cielo la Coppa del Mondo con la Francia.
Nel 2021 poi stupisce tutti: firma un precontratto con i messicani del Tigres, dove gioca e segna (39 presenze e 8 reti) ma l’aria d’Europa gli manca. A gennaio 2023 è a Udine e lì inizia una nuova storia d’amore. Una storia che adesso gli ha portato la fascia da capitano al braccio e un compito: salvare di nuovo i friulani e, perché no, sognare in grande. Rialzarsi, come sa fare lui.














