Serie A
Serie A, quanti club in vendita. Il futuro di Inter e Roma

Il calcio italiano in vetrina. Non solo per quanto riguarda l’ultimo turno di Europa, che ha visto andare in scena quasi un en plein delle nostre squadre tra le varie competizioni, ma anche per quanto riguarda la scena economica vera e propria.
È un calcio sempre più in crisi, il nostro, con bilanci continuamente in rosso, ricavi mai all’altezza delle spese, investimenti che non riescono quasi mai a rientrare. Per questo le proprietà dei top club iniziano a guardarsi intorno, a parlare di cessione, ad ascoltare proposte. Insomma, a mettersi in vetrina, a volte di nascosto, a volte smentendo ufficialmente. È il caso di Inter e Roma.

Zhang, patron dell’Inter. Fonte Foto: Corriere dello Sport
L’Inter di Zhang e la questione Oaktree
Sulla sponda nerazzurra di Milano la situazione non è affatto semplice: Oaktree, la società di investimenti e di gestione patrimoniale a cui si è rivolta la dirigenza dell’Inter, ha concesso nel 2021 un prestito di 275 milioni a Zhang, con un tasso di interesse del 12%. Il debito, ad oggi, è quindi di 385 milioni di euro e non c’è stata mai prova o neanche intenzione di pagarlo. Il motivo, secondo molti esperti, non può che essere uno: quello di un passaggio di consegne al vertice dell’Inter, con la società Oaktree che potrebbe diventare la nuova proprietaria del club. Per adesso solo fantasie, ma anche a fine 2023 La Repubblica aveva parlato di un interesse arabo, precisamente dal Qatar, verso la sua squadra di Simone Inzaghi. Un club che, se continua così, non può che aumentare di prezzo ma anche di fascino.

I Friedkin durante i festeggiamenti per la Conference League. Fonte Foto:a Corriere.it
Questione Roma, i Friedkin fanno piazza pulita
Un po’ come quando si deve vendere casa, gli inquilini se ne vanno, si levano i mobili vecchi, quelli che si pensa di non usare più, quelli che ti permettono magari di risparmiare qualcosa. Così sembra che si stiano muovendo i Friedkin, a Roma, che hanno salutato negli ultimi giorni non solo il Direttore Generale Tiago Pinto, che ha rassegnato le sue dimissioni, ma anche l’allenatore José Mourinho, esonerato. Un cambiamento radicale nella gestione tecnica che si è accompagnato con una mini rivoluzione anche nei meandri della dirigenza: dal reparto scouting alla comunicazione, da collaboratori di lunga data a semplici manager. Una piazza pulita in cui sembra trovare spazio, almeno per il momento, solo la CEO Lina Souloukou. È stata lei l’artefice della partnership con Riyadh Season, è lei a guidare la ricerca del nuovo direttore sportivo. Che sia sempre lei a gestire i rapporti della cessione del club? Le sirene arabe, dalle parti di Trigoria, non hanno mai smesso di suonare. Anche se, per adesso, non c’è stato nessun passo ufficiale.
