Serie A
Milan – Roma, chi si salverà tra Mourinho e Pioli?

Non sarà una sfida scudetto e, a guardare la classifica, neanche uno scontro per la Champions League. Non è un derby, non è una partita eliminazione diretta in qualche coppa. No, Milan Roma è molto di più.
Perché il destino di José Mourinho e di Stefano Pioli passa anche per la gara di domenica sera (fischio d’inizio alle 20.45 a San Siro). In una partita che, fuori da ogni retorica, non è della verità. Peggio: è la partita di chi ha ancora un domani.

Mourinho e Pellegrini. Fonte Foto: Corriere dello Sport
Il destino della Roma
Ottava in classifica, con la Champions League lontana quattro lunghezze, un girone di Europa League da seconda dietro lo Slavia Praga, una nuova eliminazione in Coppa Italia, per giunta per mano della Lazio, in un derby in cui non si è fatto nulla per vincere. Come si può complicare la situazione della Roma? In due modi: guardando il ruolino di marcia (cinque punti nelle ultime cinque partite, 1 vittoria, 2 sconfitte e 2 pareggi) ma soprattutto perdendo domenica sera contro il Milan.
Il rendimento della squadra di José Mourinho è chiaramente al di sotto delle aspettative. Serve una scossa che potrebbe arrivare solo attraverso una vittoria contro una big. Il calendario mette di fronte i rossoneri, che dominarono 2 a 1 nella gara d’andata (l’ultima, per la cronaca, in cui si avvistò Chris Smalling in campo) e che escono imbattuti dalle sfide contro la Roma dal 2019 (gol di Dzeko e Zaniolo). Per arrivare a una vittoria dei giallorossi a San Siro, invece, si deve arrivare al 2017. Era la Roma di Di Francesco. L’ultima che giocò la Champions League.

Piove sul Milan, piove su Stefano Pioli. Fonte Foto: MilanNews24
Il momento del Milan
Sta meglio, ma solo per quanto riguarda la classifica, il Milan. Eliminato dalla Champions League, eliminato dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta, con i cugini dell’Inter lontani ben 9 punti in testa alla classifica. Scricchiola, insomma, anche la panchina di Pioli, che quest’anno è apparso meno condottiero del solito durante una sorta di loop, come lo ha definito la Gazzetta dello Sport: la crisi iniziale, poi il deciso miglioramento, l’illusione, di nuovo caduta nel baratro.
Il futuro del tecnico, dalle parti di Milanello, sembra insomma segnato. Gli obiettivi svaniti, le partite che sfuggono via dal controllo, il calo di rendimento di giocatori chiave non possono essere solo indizi. L’idea è quella di arrivare a fine stagione, per poi salutarsi. A meno che qualcosa non cambi rotta. Magari a partire da domenica sera. Una vittoria, in fondo, può essere anche un nuovo inizio.
