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Victor Osimhen, il Re che non sapeva di essere un pacco
Come Victor Osimhen è passato al Galatasaray e quale potrebbe essere il suo futuro dopo l’esperienza in Turchia

«Osimhen non è un pacco che si può spedire», così parlava qualche settimana fa il procuratore del giocatore, Calenda, allorché il Napoli trattava con gli arabi per la cessione del suo assistito. Fa sorridere rileggere queste parole dato che Osimhen è stato trattato proprio come un pacco. Ed ha accettato di esserlo. Di fronte alla prospettiva di restare fuori rosa almeno fino a gennaio, il nigeriano si è convinto ad accettare il prestito al Galatasaray, ovvero una squadra minore di un campionato lontanissimo dai top d’Europa. Per un giocatore che sognava la Premier League e che aveva accarezzato l’idea Psg è uno smacco pazzesco. La verità è che le pretese del nigeriano e del Napoli sono state sempre troppo elevate in confronto al valore dimostrato dal giocatore.
Osimhen: troppe bizze in 4 anni
I quattro anni si Osimhen al Napoli hanno avuto l’apice nella stagione eccezionale culminata con lo scudetto dei partenopei. Questo è un evento che non potrà mai essere cancellato da litigi, bizze e quant’altro. In quella stagione di grazia il nigeriano è stato l’autentico trascinatore della squadra. Prima e dopo, però, le sue bizze hanno coperto il suo talento. Tra feste in Nigeria, liti social, frasi e atteggiamenti fuori luogo, Victor Osimhen ha solo assaporato la sensazione di essere un top mondiale.
Due estati fa c’erano diversi club disposti a fare follie per lui, ma De Laurentiis si oppose. Fu quindi siglato un patto: un altro anno a Napoli con ingaggio monster e una clausola di 130 milioni. Sembrava un buon affare per tutti. Si è rivelata una gabbia dorata in cui sono stati fatti prigionieri sia il Napoli che Osimhen. Dopo un’annata molto al di sotto delle attese, nessuno è stato intenzionato a spendere 130 milioni per un attaccante dal carattere spesso difficile.
Oshimen a Istanbul: cambiare o affondare
Osimhen a Istanbul è chiamato a capire chi vuole essere. Un’altra stagione di bizze e rendimento altalenante potrebbe metterlo definitivamente alla berlina dal grande calcio europeo. Il nigeriano potrebbe usare l’esilio in Turchia per rilanciarsi. Il fatto che la trattativa per andare al Galatasaray l’abbia condotta in prima persona è sintomo di una persona che capisce di dover uscire da una situazione in cui si è ficcato da solo con comportamenti non idonei. Non basterà questo a farlo tornare il giocatore devastante di due stagioni fa, ma è un primo passo importante.
Se poi, il nigeriano farà una grande stagione, qualcuno potrebbe tornare a bussare alla porta del Napoli e magari pagare gli 80 milioni della clausola. La scelta di abbassare il prezzo del giocatore è stata fatta sperando in una buona stagione del giocatore al Galatasaray. De Laurentiis sa che l’anno prossimo rivivere ciò che è accaduto questa estate sarebbe pericoloso. Per questo spera che l’attaccante che gli ha regalato la gioia più grande da presidente, gliene dia un’altra tornando devastante in Turchia e portando l’acquirente che potrebbe accontentare giocatore e società.
Davide Luciani















