Chi è il pusher?
Qualcuno crede in un secondo miracolo?

Ormai è tutto pronto. Il sipario su Euro 2024 è pronto ad alzarsi. Oggi, con il match tra i padroni di casa della Germania e la Scozia, prenderà il via la competizione. E l’Italia avrà il compito di difendere, con le unghie e con i denti, il titolo conquistato tre anni fa nella magica notte di Wembley. Ma qualcuno, parlando con onestà e sincerità, crede davvero in un secondo miracolo e colpaccio azzurro? E soprattutto, realmente e dandosi una mano con i pronostici, quante possibilità concrete ci sono?
Inutili girarci attorno e fare troppa demagogia: Donnarumma e compagni non sono certo i principali favoriti. Francia e Inghilterra, sulla carta, sembrano avere qualcosa in più. E non vanno dimenticati i padroni di casa tedeschi, che tra l’altro, da un po’ troppo tempo, non portano a casa qualcosa. Insomma, la Nazionale di Spalletti può svolgere quel ruolo di mina vagante, che, tra l’altro era quello che, alla vigilia, aveva nel 2021. Quanto è cambiato però? Sicuramente si è vissuta una fase calante, vuoi per pancia piena, vuoi perché si è un po’ rotta la magia che si era creata in quell’Estate Italiana. Una discesa culminata con l’eliminazione dal Mondiale. L’addio di Mancini è stato però una sorta di punto di rinascita e di ripartenza.
Spalletti, per quanto abbia avuto poco tempo a disposizione, ha provato a ricreare quella compattezza di gruppo e quello spirito che ha proprio caratterizzato quella cavalcata trionfale. Ovviamente certe cose sono irripetibili, ma il CT ha dimostrato di saper toccare le corde giuste e di avere anche idee. Il periodo di ritiro può essere stato utile per provare schemi, soluzioni, per conoscersi e capire meglio. Insomma, sognare in grande forse è un po’ troppo, ma si può pensare passo dopo passo. Il vero ostacolo? Un girone complicatissimo con Spagna, Croazia e Albania. Ma quanto varrebbe e cosa significherebbe riuscire a passarlo? Una carica di adrenalina, di fiducia e di energia, che magari potrebbe rimescolare tutto. Piano con i sogni e la fantasia però. Si sta sempre parlando di un vero e proprio secondo miracolo. Un passo alla volta. Ciò che conta è avere l’orgoglio di ricordarsi di essere campioni d’Europa.















